La Notte di San Lorenzo, torna lo spettacolo delle stelle cadenti

La Notte di San Lorenzo, torna lo spettacolo delle stelle cadenti
di Enzo Vitale
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Sabato 8 Agosto 2015, 17:03 - Ultimo aggiornamento: 11 Agosto, 20:24

E' uno degli spettacoli del cielo più atteso dell'anno: il 10 agosto, ovvero la Notte di San Lorenzo.

Le stelle cadenti tornano ad essere protagoniste del cielo di agosto ma, naturalmente, non si tratta di stelle bensì dei frammenti di una cometa.

La “madre” di questi piccoli sassi di ghiaccio, le Perseidi, si chiama Swift-Tuttle (dal nome dei suoi scopritori).

E’ passata vicino al Sole nel 1992 e la rivedremo, anzi la rivedranno, solo nel 2126. Nel suo lungo cammino intorno alla nostra stella ha lasciato parte di sé. Frammenti e corpuscoli che diventano, nella nostra estate, uno spettacolo unico.

UN ANNO FAVOREVOLE

Il 2015 si annuncia davvero un anno favorevole per le osservazioni.

Ma la notte clou, è bene specificarlo, non sarà quella del 10 agosto. Il massimo dello sciame si avrà tra mercoledì e giovedì con 100-120 meteore per ora, ma in via estremamente teorica.

Il momento migliore per l'osservazione è senza dubbio quello delle ore centrali della notte, ossia quando la costellazione di Perseo è più alta in cielo. In tali momenti sarà possibile contare alcune decine di meteore ogni ora. Ma il massimo vero e proprio è previstointorno alle ore 8 del 13 agosto, quando, purtroppo sarà già giorno.

DOVE GUARDARE

Intanto diciamo che non servono telescopi e binocoli, lo spettacolo è visibile ad occhio nudo. Necessario un punto di osservazione estremamente buio. Quindi da escludere città, luoghi illuminati o zone simili. E allora allontanatevi più che potete dai centri abitati. La zona del cielo da dove sembrerà provenire lo sciame di stelle cadenti si trova nella costellazione di Perseo situata a Nord-Est intorno alle ore 23. Prendete come riferimento la costellazione a forma di W di Cassiopea. (Vedi la fotogallery).

LE ORIGINI DELLE PERSEIDI

Le stelle cadenti non sono altro che i resti di una vecchia cometa che girovagando nello spazio viene a trovare il nostro pianeta una volta ogni 130 anni. Ma perchè si verifica questo affascinante spettacolo del cielo?

L’inusuale ”pioggia” di stelle avviene ogni anno per effetto del passaggio della Terra attraverso una nube di polveri lasciata lungo la propria orbita dalla cometa in questione. Queste piccole particelle si “consumano” a grande velocità negli strati superiori dell’atmosfera, producendo delle splendide scie luminose. In rare occasioni può accadere che entrino in atmosfera dei frammenti di dimensioni sensibilmente maggiori: in questo caso si ha uno spettacolare “bolide”, più luminoso delle stelle più brillanti nel cielo, con una vasta tipologia di colori, forme e lunghezze delle scie, che possono persistere in cielo anche per molti minuti.

UN PO' DI STORIA

E’ uno dei rari casi in cui la tradizione popolare è arrivata prima della scienza. Il fenomeno celeste fu registrato per la prima volta dai cinesi nel 36 d.C., e successivamente da giapponesi, coreani ed europei, era già vivo nelle tradizioni popolari a partire dal III secolo. Fu l’italiano Giovanni Virgilio Schiaparelli a spiegare scientificamente l’evento mettendo in correlazione il residuo del passaggio della cometa (transitata al perielio nel 1862) ed il ripetersi delle”piogge” meteoriche. Tutto ciò scatenò anche un dibattito tra scienziati dell’epoca, ma la teoria di Schiaparelli ebbe la meglio».

STELLE CADENTI TUTTO L'ANNO

Ma le Perseidi non sono l’unico spettacolo che il cielo offre durante i 365 giorni dell’orbita terrestre. I principali sciami di meteoriti sono presenti nell’arco di tutto l’anno e hanno nomi curiosi. Quatrantidi (3 gennaio), Lindi (2 aprile), Eta Acquaridi (5 maggio), Delta Acquaridi (28 luglio) e le Perseidi (10 agosto). I prossimi appuntamenti sono con le Orionidi (22 ottobre), Tauridi (3 ovembre), Leonidi (17 novembre), Geminidi (14 dicembre) e, infine, Ursidi (23 dicembre). Insomma non c’è da disperarsi. Chi non riuscirà ad esprimere un desiderio la notte di San Lorenzo, in barba alla tradizione, ha a disposizione altre occasioni.

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