Nata da una stella morente a corto di “carburante”, la nebulosa Anello rappresenta l'archetipo delle nebulose planetarie. Dista circa 2.000 anni luce dalla Terra e grazie alla sua luminosità è uno degli oggetti celesti più facilmente riconoscibili. Visibile nella costellazione della Lira, è stata osservata per la prima volta nel 1779 dall'astronomo Antoine Darquier de Pellepoix, e ancora oggi è molto amata dagli appassionati astrofili.
Grazie ai dettagli catturati da Hubble, il telescopio di Nasa e Agenzia Spaziale Europea (Esa), «abbiamo potuto osservare una forma completamente diversa da quella che avevamo ipotizzato», afferma C. Robert O'Dell, il coordinatore della ricerca che lavora presso la Vanderbilt University a Nashville. «Questa nebulosa non è come una ciambella ad anello - precisa - ma piuttosto è come un krapfen ripieno con del materiale nel centro». Si tratta infatti di materiale a bassa densità che si allunga sia verso la Terra che nella direzione opposta, creando una forma simile a una palla da rugby.
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