Il menu degli astronauti nel ristorante
con vista delle stelle: tarallucci e lasagne

Il menu degli astronauti nel ristorante con vista delle stelle: tarallucci e lasagne
di Paolo Ricci Bitti
2 Minuti di Lettura
Sabato 6 Luglio 2013, 18:36 - Ultimo aggiornamento: 10 Luglio, 15:32

La vista magnifica, ma siccome non si vive solo di panorami mazzafiato, qual la qualit delle portate nel ristorante pi in alto della Terra, quello con tantissime stelle che in questo caso non sono però quelle della Guida Michelin?

Ovvero, come si mangia nella stazione spaziale internazionale in orbita a 400km di altezza e alla velocità di 28mila kmh? Domanda rischiosa non tanto per l'assenza di gravità che rende arduo sorbire pietanze in brodo, ma perchè la maggioranza degli astronauti arriva dagli Stati Uniti e dalla Russia, e ci siamo capiti.

Per fortuna sulla Iss c'è da qualche settimana un italiano ed ecco allora in diretta dalla sala-mensa l'astronauta dell'Esa, Luca Parmitano, in versione quasi Master Chef. Il pilota collaudatore siciliano, che martedì 9 luglio effettuerà la prima passeggiata nello spazio riservata a un italiano, ha proposto (vedi il menu del ristorante Il Nodo affisso a una parete della stazione e twittato dallo stesso Parmitano) tarallucci alla cipolla con crema di pomodori secchi come antipasto e poi lasagne alla bolognese, risotto al peso genovese, parmigiana di melanzane e tiramisù. Che festa, un pranzo della domenica: roba che agli astronauti stavano per uscire gli occhi dalle orbite...

Per stare sul sicuro, Parmitano, che pure se la cava ai fornelli certo meglio dei colleghi, si è fatto aiutare dallo chef Davide Scabin di Rivoli, celeberrimo anche in tv con Antonella Clerici. Il maestro, contattato dall'Agenzia spaziale europea e dall'agenzia spaziale italiana, ha studiato dosi e consistenze e poi ha sfornato il primo menu stellato destinato alle stelle che quindi è stato liofilizzato e confezionato in (sic) tristi bustine di plastica. Epperò che passo in avanti rispetto alle pillole di proteine del comandante Tom di cui cantava David Bowie in Space Oddity. Peccato che non si sia potuto brindare con un buon (diremmo) rosso perché nello spazio non si può. E per dirla tutta, anche l'acqua è quella che è sulla Iss, visto che viene ricavata (dopo meticolosi procedimenti e altrettanto meticolosi controlli, vedi foto) dai rifiuti liquidi prodotti dagli stessi astronauti. Nessun viaggiatore tra le stelle, a dire il vero, se ne è mai lamentato.

© RIPRODUZIONE RISERVATA