Mr Kang avvicina la Cina:
«Progetti italiani in fiera a Shenzen»

Mr Kang avvicina la Cina: «Progetti italiani in fiera a Shenzen»
di Francesca Filippi
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Venerdì 16 Ottobre 2015, 13:26 - Ultimo aggiornamento: 17 Ottobre, 11:47
Nel 2014 l'Economist ha definito la Cina meridionale il cuore dell'innovazione hardware mondiale. Basta guardare i numeri del gigante asiatico, fanno tremare i polsi: lo scorso anno il volume totale dell'import-export dell'hardware cinese ha superato i 100 miliardi di dollari. La Cina, con i suoi tre milioni di imprese manifatturiere operanti nell'elettronica, non solo traina le vendite del settore in Asia, ma dal 2013 è leader mondiale del mercato. Un primato che fino a due anni fa era tutto americano. Eppure realizzare un prodotto in larga scala e in milioni di pezzi non basta. Servono creatività e designer, vero marchio di fabbrica (inimitabile) del made in Italy. Lo sa bene Jeffrey Kang, 45 anni, una laurea in Ingegneria Elettronica, fondatore nel 2011 di Cogobuy, la più grande società di e-commerce di microchip in Cina con 700 dipendenti e un fatturato 2 miliardi di dollari l'anno (è quotata alla Borsa di Hong Kong) tanto che Forbes nel 2009 lo definì uno dei più giovani miliardari cinesi. Non contento, Mr Kang nel 2014 dà vita alla IngDan, piattaforma di innovazione per l'Internet of Things (IoT) con lo scopo di offrire una filiera di supporto produttivo per le innovazioni hardware. Non a caso sarà, insieme ad Eni, gold sponsor della fiera dei makers.



IL FUTURO

"IngDan - anticipa Jeffrey Kang a Il Messaggero - in partnership con Maker Faire Roma, selezionerà tra tutti i partecipanti i 40 progetti IoT più innovativi per esporli gratuitamente, per una settimana, alla Maker Faire di Shenzen nel 2016. Inoltre, i migliori quattro saranno invitati ad un roadshow nella "Shenzen Valley", un'area che ospita la più grande produzione dell'elettronica a livello mondiale con un'estensione due volte quella della Silicon Valley". Tutti i progetti presentati godranno della visibilità offerta da IngDan, che in un solo anno ha già raccolto oltre 4mila progetti, si avvale di 3000 fornitori e vanta una community di più di 2 milioni di followers. "IngDan Italia - spiega Kang - offre a start-up, innovatori, artigiani digitali e aziende l'opportunità di beneficiare di una piattaforma e di un network consolidato per sviluppare il proprio progetto creativo, realizzarlo e distribuirlo nel mercato cinese, il più grande al mondo. Abbiamo investito un milione di euro in Italia, perché crediamo nelle sue potenzialità. In fondo è la patria delle eccellenze: cibo, moda, designer ma anche tecnologia e innovazione di alta qualità. Da Palermo a Milano ci sono 22 poli tecnologici. Inoltre, è il secondo Paese al mondo, dopo gli Usa, e primo in Europa, per concentrazione di FabLab: ce ne sono 100. E poi qui è stato inventato Arduino, un chip che ha rivoluzionato il mondo dell'hardware. Ecco perché abbiamo scelto il vostro Paese per il lancio internazionale di IngDan Italia. E se l'Italia risponderà bene presto apriremo, dopo Shanghai, Pechino e Hong Kong, un IngDan Experience Center anche a Roma. Un'enorme mostra permanente di 500 mq con progetti e prodotti per l'Iot". "Con la rivoluzione dell'Iot -conclude Marco Mistretta, 38 anni, fondatore e amministratore delegato di IngDan Italia - cambieranno lo stile di vita e il mercato dei servizi tecnologici. IngDan Italia si propone come mediatore tra innovatori 3.0, produttori e rivenditori, per creare un grande network. Facciamo da "ponte" tra i makers e i colossi dell'industria dell'innovazione tecnologica. A Shenzen - che è laboratorio, fabbrica e mercato - le filiere cortissime permettono l'accesso a fornitori e componenti nel giro di pochi chilometri. Noi ci abbiamo messo la faccia, ora tocca ai makers italiani farsi avanti".
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