Arriva Demetra, la serra intelligente con cui la pianta dice: «Ho sete»

Serre intelligenti, dette anche “smart”, ne esistono (poche) da qualche anno ma è tutta italiana – e al momento unica al mondo - la prima “vertical farm” modulare realizzata con pannelli Lsc, una tecnologia che consente di trasformare una comune lastra di plastica trasparente in un materiale che raccoglie la luce sulla superficie e la porta sui bordi. Non solo, ma è facilmente montabile e smontabile grazie a un sistema di giunti stampati in 3D. Applicando dei pannelli solari in silicio sui bordi della lastra, poi, è possibile trasformarla in un generatore di corrente. A produrre energia elettrica - che servirà a controllare umidità, temperatura, altezza delle piante e a cambiare la luce di cui hanno bisogno - con questo sistema innovativo è la serra Demetra. Frutto della collaborazione tra Eni (proprietaria delle lastre fotoattive trasparenti) e il Politecnico di Milano.



Dodici ricercatori, tra ingegneri, chimici, fisici e designer di +LAB del Dipartimento di Chimica, Materiali e Ingegneria Chimica “Giulio Natta”, del Politecnico di Milano, in soli due mesi – da luglio a fine agosto – hanno pensato, progettato e realizzato questa serra grande un metro cubo, protagonista della Maker Faire Rome 2015 e visibile con le sue piante aromatiche, con e senza terra, presso lo stand Eni.



SENSORI

Al suo interno sensori di umidità e di temperatura che servono per regolare l'erogazione di acqua e aria, e sensori di distanza che rilevano l'altezza della pianta e, di conseguenza, aiutano a regolare la lunghezza d'onda della luce emessa: blu per le piante piccole, rossa per quelle grandi. Demetra – e questa è un'altra novità - ha anche un account Twitter, #DemetraMaker, tramite il quale comunica il suo stato di salute (ho caldo, ho bisogno di acqua e così via) e si autogestisce grazie al processore Arduino.



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