«Gli occhiali lavorano selettivamente rimuovendo alcune lunghezze d'onda fra i coni rosso e verde che permettono loro di essere visti nella loro essenza in maniera netta» spiega Don McPherson, il vicepresidente di EnChroma. Ma la correzione del daltonismo non era all'origine della ricerca: «È successo tutto quasi per sbaglio: stavamo lavorando a degli occhiali per i chirurghi. Poi un mio amico è venuto in laboratorio, li ha provati e mi ha chiesto se poteva prenderli in prestito».
Marc Drucker è un amico di Mc Pherson, daltonico, e confonde i colori in trasparenza: «Per me è sempre stato difficile riconoscere il rosso e il giallo lampeggiante dei semafori», un difetto genetico che lo accompagna da 45 anni.
Non appena indossati gli EnChroma, Drucker si è stupito: «Ehi, quei coni sono arancioni». Gli occhiali hanno aperto a Drucker un mondo in cui gli alberi sono verdi, i fiori hanno infinite sfumature e i tramonti possono lasciare senza fiato: «Ora riesco a cogliere tutta la meraviglia del mondo, non ero mai stato capace di definire la differenza prima d'ora».