Stampanti 3D, dopo fucili, pizza e organi umani ecco le scarpe fatte in casa Video

Stampanti 3D, dopo fucili, pizza e organi umani ecco le scarpe fatte in casa Video
di Laura Bogliolo
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Mercoledì 21 Agosto 2013, 12:41 - Ultimo aggiornamento: 10 Febbraio, 07:49
ROMA - La cioccolato, la pizza, ma anche organi umani, fucili e protesi per bimbi disabili. La tecnologia delle stampanti 3D dovr ampliare l'archivio delle creature nate da file Cad: arrivano le scarpe da stampare.



L'idea è di un designer finlandese Janne Kyttanen (nella foto il suo ritratto in 3D, definito "egotrip"): l'artista ha lanciato una linea di calzature un po' pazze. Il finlandese offre la possibilità di scaricare il file sorgente da Cubify.com: il file contiene la struttura della scarpa.



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Le stampanti 3D secondo molti specialisti rivoluzioneranno il mercato della produzione. Ford, General Electric e Mattel sono già impegnate nell'uso delle stampanti in 3D nelle loro fabbriche per risparmiare e ridurre i costi di produzione. Entusiasta anche il presidente Barack Obama che nel suo ultimo Discorso sullo Stato dell'Unione l'aveva elogiata: «Ha il potenziale per rivoluzionare il nostro modo di fare quasi tutto». Obama aveva citato il primo laboratorio di produzione innovativa a Youngstown, Ohio e chiesto aiuto al Congresso per realizzare un network di aziende per favorire la «rivoluzione nella produzione made in Usa».



Stampanti 3D nello Spazio. Recentemente la Nasa ha annunciato di voler spedire una stampante 3D nello Spazio. Servirà agli astronauti della Stazione spaziale internazionale (Iss): gli uomini delle Stelle potranno così "stampare" i pezzi di ricambio necessari.



La fabbrica di organi umani. Presso I'università di Washington i professori Susmita Bose e Amit Bandyopadhyay già da tempo stanno studiando la possibilità di produrre tessuti, vasi sanguigni e condutture nervose attraverso lo sviluppo dell'ingegneria molecolare.



Dai fucili alla pizza. Liberator è il primo fucile costruito negli Usa con una stampante in 3D. Molte le polemiche per la puara della diffusione di armi fatte in casa anche perché il file gratuito che era stato messo in rete è stato scaricato da 100mila utenti. La Nasa, oltre ai pezzi di ricambio per l'Iss, sta pensando a scorte di cibo da stampare in 3D. Il sito The Verge racconta la storia di un ingegnere meccanico, Anjan Contraente, che ha ricevuto una borsa di studio dall'agenzia spaziale a stelle e strisce per progettare un prototipo di stampante 3D con l'obiettivo di rendere automatica la creazione di cibo.



Ma forse è il lato sociale delle applicazioni delle stampanti 3D il più entusiasmante. Non parliamo solo dei pensieri dei bambini che si possono stampare, ma di Robohand, il progetto per stampare protesi per bambini disabili che costano soltanto 150 dollari. Il progetto è nato in sud Africa, dall'idea di un falegname che aveva perso tre dita lavorando. E' stato aiutato da uno sviluppatore negli Usa e ora decine di bambini possono usufruire di protesi a basso costo che altrimenti non avrebbero potuto (la storia).



laura.bogliolo@ilmessaggero.it


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