Smartphone, c'era una volta la telefonata: nei nuovi cellulari si chatta sui social network

Smartphone, c'era una volta la telefonata: nei nuovi cellulari si chatta sui social network
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Martedì 4 Giugno 2013, 16:45 - Ultimo aggiornamento: 6 Giugno, 22:40
ROMA - Non esistono pi - per fortuna e purtroppo - i cellulari di una volta: questa la sintesi del risultato del sondaggio di Kingston Technology, il pi grande produttore indipendente di memorie al mondo, che ha chiesto agli italiani com’ cambiato in questi ultimi anni l’utilizzo che viene fatto di questo oggetto davvero rivoluzionario.



Funzioni rovesciate. «Chissà se Martin Cooper - si legge in una nota -, ingegnere americano di Motorola, quel 3 aprile del 1973, mentre entrava nella storia con la prima chiamata effettuata da un portatile da 1,5kg, si era immaginato che 6 lustri dopo, il suo gioiello sarebbe stato utilizzato solo dal 23,3% delle persone per effettuare chiamate. Oggi infatti, il 33,3% degli intervistati ammette di servirsi del cellulare principalmente per attività social su Facebook, Twitter, Instagram e via dicendo. Il 26,4% lo utilizza per chattare su Whatsapp, e solo il 9,7% si limita all’invio di sms».



L'oggetto più amato. «E se un tempo lo smarrimento più temuto era quello del portafogli (oggi lo è ancora per il 26,3%) - prosegue il comunicato -, ai nostri tempi la maggior parte (32,9%) dichiara che la perdita più scioccante sarebbe quella del proprio smartphone. Al secondo posto troviamo la perdita di un dente (19,7%) e solo al quarto le chiavi (11,8%).



Effetto boomerang. Secondo il sondaggio di Kingston Technology, tra le loro varie funzioni, i cellulari vengono sfruttati dal 21,1% per distrarre i figli durante una cena al ristorante, evitando fastidiose scorribande tra i tavoli. In famiglia il cellulare però da sempre ricopre un ruolo un po’ scomodo, finendo per far svelare scappatelle e tradimenti. E sebbene il 57,9% dichiari di non aver nulla da nascondere (o forse non era completamente sicuro della forma anonima del questionario), il 22,4% ammette, per evitare di essere colto in flagrante, di non lasciare mai il telefono incustodito; il 10,5% invece, mette al riparo le attività sommerse da occhi indiscreti inserendo un codice d’accesso al telefono.
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