Apple ha assicurato che la stragrande maggioranza degli utenti è al sicuro. Soprannominata Shellshock come il trauma riportato dai soldati dopo la prima guerra mondiale, la falla è stata scoperta dai ricercatori di Red Hat e riguarda la 'Bash', un'interfaccia di comando testuale usata dai sistemi operativi Linux e OS X di Apple.
Ad essere minacciati sono sistemi usati in ambito server, dove la falla potrebbe essere usata per carpire dati personali e interrompere servizi online. A differenza di Heartbleed, un bug individuato in primavera che aveva spinto il 40% degli statunitensi a cambiare le proprie password, in questo caso i consumatori non possono far molto per proteggersi. Se Google e Amazon sono intervenute tempestivamente per mettere al sicuro i loro server, Apple ha spiegato che a breve rilascerà un aggiornamento. Tuttavia, ha detto un portavoce di Cupertino al sito iMore, «la stragrande maggioranza degli utenti di OS X non sono a rischio», perchè «i sistemi sono sicuri di default». In pratica se un utente non è intervenuto sul sistema per configurare manualmente servizi avanzati, può stare tranquillo.
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