Addio roaming, il Parlamento europeo vota la proposta di abolire i costi per le telecomunicazioni nell'Ue

Addio roaming, il Parlamento europeo vota la proposta di abolire i costi per le telecomunicazioni nell'Ue
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Giovedì 3 Aprile 2014, 15:11 - Ultimo aggiornamento: 8 Aprile, 17:12
Telefonare dall'estero in Europa coster meno. Il Parlamento europeo ha oggi approvato in prima lettura la proposta di azzerare il costo del servizio di roaming, le tariffe aggiuntive che si pagano quando si è fuori dai confini, all'interno dell'Unione entro il Natale 2015, anzichè come previsto dal luglio 2016. Il provvedimento dovrà ora passare l'esame del Consiglio dei ministri Ue nell'ambito della procedura di codecisione. I fornitori di connessione internet inoltre non dovrebbero più essere in grado di bloccare o rallentare i servizi offerti dai loro concorrenti per ragioni economiche o di altro tipo.



«La decisione odierna rappresenta una novità importantissima per i consumatori: d'ora in avanti chi si recherà all'estero potrà utilizzare il proprio cellulare senza più dover pagare costi di roaming», afferma Licia Ronzulli, portavoce della delegazione di Forza Italia al Parlamento Europeo. «Un nuovo passo in avanti - continua - verso un vero mercato unico della telefonia, in cui tutti gli operatori offrono tariffe concorrenziali e i consumatori sono liberi di scegliere l'opzione più vantaggiosa. Dal 15 dicembre 2015 le tariffe sul roaming, ovvero i costi aggiuntivi per l'utilizzo del telefono cellulare in un altro paese dell'Unione Europea, saranno aboliti. Un traguardo storico per milioni di consumatori». «Il Parlamento europeo dimostra ancora una volta di tutelare i diritti dei consumatori e adotta una proposta legislativa che renderà più facile e più economico utilizzare le nuove tecnologie, abbattendo tutti gli ostacoli alla piena realizzazione del mercato unico europeo».



«La proposta - aggiunge ancora - contiene inoltre un forte richiamo ai fornitori di connessioni internet che non potranno più bloccare o rallentare i servizi offerti dai loro concorrenti. Penso ad esempio ai troppi ostacoli che in questi anni i servizi di telefonia on-line, come Skype, hanno dovuto affrontare. La nuova legislazione garantisce inoltre un ambiente online più sicuro anche per le imprese che, grazie a firme e certificazioni elettroniche, potranno stringere accordi commerciali in tutta Europa con un solo click. Un risparmio importantissimo in termini di tempi e costi che sicuramente aumenterà la competitività delle nostre pmi».




La ricerca Niente più spese astronomiche per il roaming e accesso ad internet senza restrizioni: sono queste due priorità chiave per i giovani europei fra i 18 e i 34 anni. A scattare la fotografia è l'indagine su oltre mille cittadini europei commissionata dall'organizzazione non profit ThinkYoung.



Secondo i dati, raccolti fra ottobre e novembre 2013, il 93% dei giovani europei si sente limitato nell'uso di cellulare e altri dispositivi portatili quando è all'estero, a causa degli elevati costi del roaming: basti pensare che solo il 37% usa internet al di fuori del proprio Paese, contro l'86% quando è a casa. Di qui la convinzione della maggioranza degli intervistati che se scomparissero i costi di roaming aumenterebbe anche il loro accesso al web nei viaggi all'estero. Altra richiesta degli under 34 è l'accesso ad internet senza restrizioni (81%), problema avvertito da un quarto degli intervistati. Il 79% dei giovani europei si dichiara di conseguenza a favore di un rafforzamento dei poteri di regolamentazione dell'Ue per garantire prezzi equi e armonizzare il mercato interno.



«I giovani ci hanno inviato un segnale forte e chiaro: vogliono la fine del roaming e accesso senza limitazioni a internet» ha commentato il commissario Ue all'agenda digitale, Neelie Kroes. «Il nostro lavoro a Bruxelles - ha quindi concluso - è assumerci questa responsabilità e fornire risultati».
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