iPhone 6s, Apple "spinge" su colore e comandi innovativi: la nostra prova

iPhone 6s, Apple "spinge" su colore e comandi innovativi: la nostra prova
di Andrea Andrei
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Mercoledì 7 Ottobre 2015, 22:18 - Ultimo aggiornamento: 11 Ottobre, 10:53

​La prima sensazione, quando si prende in mano per la prima volta un iPhone 6s, è di sollievo. Perché, a differenza del suo predecessore, il nuovo smartphone di Apple (che arriverà nei negozi italiani venerdi 9 ottobre) non scivola.

È vero, è di 0,2 millimetri più spesso e di 14 grammi più pesante, ma si tratta di cifre che nell'uso quotidiano si notano poco. Di sicuro meno della maneggevolezza, che era uno dei problemi maggiori dell'iPhone 6 e che questa volta è decisamente migliorata. In pratica, la scena tragicomica che si verificò all'uscita dell'Apple Store di Perth, in Australia, dove il ragazzo che per primo era riuscito ad acquistare un iPhone 6 lo fece cadere rovinosamente a terra appena scartato, non si dovrebbe ripetere. Almeno in teoria.

Chissà invece se si ripeteranno le file chilometriche davanti ai negozi della Mela per aggiudicarsi i primi esemplari venduti in Italia. C'è attesa anche per le compagnie telefoniche, che daranno lo smartphone in abbonamento. Tre, come ormai di consueto, ha organizzato la cosiddetta "notte bianca", in cui i clienti potranno avere il proprio iPhone già dalla mezzanotte di giovedì.

Le forme

Esteticamente, iPhone 6s e iPhone 6s Plus, rispettivamente da 4.7 e 5.5 pollici, sono pressoché identici ai predecessori. Solo mettendoli a confronto ci si accorge della piccolissima differenza di spessore e di dimensioni (gli ultimi usciti sono anche leggermente più alti e più larghi). Eppure la differenza c'è, e risiede nei materiali: il vetro del display, sottolinea lo staff Apple, è il più resistente in commercio, mentre la cassa è di un alluminio leggerissimo, il 7000 Series, che viene impiegato nell'industria aerospaziale e che è lo stesso utilizzato per la versione Sport di Apple Watch. Ciononostante il peso dei dispositivi è leggermente aumentato, probabilmente anche a causa della fotocamera più potente.

Ma una novità considerevole è anche l'introduzione di un quarto colore, accanto all'argento (Silver, con parte frontale bianca), al grigio (Space grey, con il nero) e all'oro (Gold, con il bianco): l'oro rosa (Rose gold, con parte anteriore bianca). Dedicato principalmente al pubblico femminile, pare che venga apprezzato anche dagli uomini, come dimostra il boom di acquisti e di ordini del device in questa colorazione. In effetti, a vederlo dal vivo il cellulare è di un rosa molto più sobrio di quello che possa sembrare in foto.

Uno sguardo all'interno

iPhone 6s monta un chip A9 che è del 70 per cento più veloce e del 90 per cento graficamente più potente rispetto al predecessore A8. La resa si nota soprattutto con i videogiochi, che risultano particolarmente fluidi. Anche la connessione Wi-Fi e il sensore per le impronte digitali sono più rapidi, anche se nel caso del cosiddetto Touch ID, più che la velocità, il problema è sempre la capacità di riconoscere l'impronta: in alcuni casi (tipo se si ha le mani leggermente sudate) rimane più semplice immettere direttamente il codice numerico di sblocco.

3D Touch

La vera novità di questa nuova edizione dello smartphone con la Mela si chiama 3D Touch. In pratica, con una maggiore pressione del dito sull'icona di un'applicazione, su un messaggio o su un'e-mail, si accede a una lista di comandi rapidi, che differisce a seconda dell'app o dei messaggi.

Apple ha aggiunto a tutti gli effetti una dimensione alla tecnologia degli smartphone. Il che, se da una parte contravviene agli insegnamenti di Jobs, che volevano meno comandi possibili per semplificare al massimo l'esperienza degli utenti, dall'altra dà la possibilità di accedere a un maggior numero di funzioni toccando un sola icona. Il 3D Touch ha due livelli di "profondità", il cosiddetto "tap&pop": tenendo il dito leggermente premuto su un'e-mail, ad esempio, se ne può consultare velocemente il contenuto.

Alzando il dito, il messaggio tornerà al suo posto, e la mail risulterà anche non letta. Se, invece di rilasciare, si preme più a fondo, il messaggio si aprirà. Stessa cosa per i link web presenti all'interno di un messaggio (connessione permettendo).

Utilizzando il 3D Touch sulle icone delle app che lo supportano, si accede a un piccolo menù, simile a quello del tasto destro del mouse. Le funzioni del 3D Touch dipendono comunque dalle singole applicazioni. Per esempio, su Instagram si può andare direttamente al proprio profilo o agli ultimi post delle persone che seguiamo, mentre premendo sul tasto Telefono si può rapidamente aggiungere una nuova voce in rubrica oppure visualizzare i contatti preferiti o chiamare le persone contattate più di recente. Fra le applicazioni che per ora integrano il 3D Touch ci sono Facebook, Pinterest, Dropbox e Sky Guide.

Sarà interessante capire se, utilizzando questa funzione su WhatsApp, sarà possibile leggere rapidamente un messaggio senza far scattare la tanto temuta doppia spunta blu che indica l'avvenuta lettura.

Utilizzare il 3D Touch tenendo il telefono con una mano sola può essere scomodo e a volte anche un po' pericoloso, visto che si può rischiare di far partire per sbaglio delle chiamate. Decisamente meglio usarlo con due mani, specialmente sulla versione extralarge del dispositivo, il 6s Plus. Si tratta di un'innovazione che piacerà molto a chi ha più dimestichezza con gli smartphone, ma che potrebbe anche rendere più complessa l'esperienza d'uso di chi è meno pratico.

Fotocamera

La fotocamera è, in ordine di importanza, la seconda cosa di cui Apple va più fiera in questi nuovi dispositivi. Perché dagli 8 megapixel dell'iPhone 6 si è passati a 12. Considerato che in commercio ci sono smartphone che di megapixel ne hanno 16, non sembra poi un passo in avanti così significativo. In realtà però Apple può contare su un vantaggio che altri non hanno: essendo produttrice sia del software, iOS, che dell'hardware, i suoi dispositivi sfruttano pienamente le potenzialità della fotocamera. La Mela lo aveva dimostrato già con gli iPhone 6, quando per sottolineare la grande qualità delle sue foto, l'azienda di Cupertino ha anche indetto un concorso in cui i migliori scatti realizzati dagli utenti sono stati utilizzati per le campagne pubblicitarie in tutto il mondo.

Con gli iPhone 6s la qualità è ancora migliorata, e il livello di definizione e dettaglio delle immagini è impressionante. Qualità aumentata anche per la fotocamera frontale, sempre più utilizzata per i selfie, che da 3 megapixel passa a 5. L'azienda di Tim Cook ha poi escogitato un nuovo modo per realizzare autoscatti anche in ambienti poco illuminati: il "Retina Flash", in cui è il display stesso a trasformarsi in un flash aumentando l'intensità della luce.

Live Photos e video in 4K

Altra novità sono le Live Photos: con iPhone 6s si possono scattare foto "animate", un po' come le vecchie gif, solo in formato .jpg. Uno sfizio che sarà utilizzato molto in chat, ma che secondo lo staff di Apple potrebbe rappresentare addirittura una nuova frontiera della comunicazione. Con il nuovo smartphone della Mela è possibile poi girare video ultra-definiti, in 4K. Peccato però che per registrarne uno si occupino circa 375 megabyte di memoria e che per visualizzarli nella loro migliore resa sia necessario uno schermo in ultra-hd.

Nel caso della fotocamera emerge una delle poche vere differenze fra l'iPhone 6s e il suo "fratello maggiore", l'6s Plus. Quest'ultimo ha infatti anche uno stabilizzatore ottico che gli permette di girare video in timelapse mantenendo ferma la ripresa.

Batteria

Bisogna farsene una ragione: gli smartphone sono come computer che hanno un sistema operativo complesso e tante funzioni, e quindi hanno bisogno di parecchia energia. Produrre batterie che siano leggere e durevoli è ancora oggi uno dei più grandi limiti della tecnologia. I nuovi iPhone non fanno eccezione. Se si naviga, si parla al telefono e si utilizza la fotocamera, la carica finisce nel giro di una giornata. Perciò l'unico modo è ricaricare lo smartphone ogni notte. A tal proposito, per Apple Watch è stata molto buona l'introduzione, già nella confezione originale, del caricatore wireless: quando si torna a casa, lo si può appoggiare lì e il giorno dopo si riprende. Non sarebbe male avere questo accessorio anche per l'iPhone. E invece l'azienda di Cupertino si è limitata a dare in dotazione il solito adattatore con cavo. Per ora è disponibile solo un nuovo caricatore da tavolo, nei quattro colori dell'iPhone, ma da acquistare a parte.

Prezzi

Siamo, come sempre nel caso di Apple, al tasto dolente: il prezzo. Per l'iPhone 6s si parte da 779 euro per la versione da 16 gigabyte, per arrivare a 999 euro per quella da 128 Gb, passando per la versione intermedia, da 64 Gb, a 889 euro. Per l'iPhone 6s Plus invece si va dagli 889 euro per 16 Gb, ai 999 euro per 64 Gb, fino ai 1.109 euro per i 128 Gb. C'è da dire che però, vista la quantità sempre maggiore di app disponibili e le foto sempre più definite (e quindi pesanti in termini di memoria), 16 gigabyte non sono più sufficienti se si vuole sfruttare lo smartphone appieno. Forse è giunto il momento, per Cupertino, di rinunciare a un "taglio" di memoria che farà sì abbassare il prezzo di base dei dispositivi, ma che ormai non è più in grado di soddisfare gli utenti.

Conclusioni

Dalla nostra prova dei nuovi cellulari Apple emerge una considerazione che, nel caso di Cupertino, suona ormai banale: i nuovi iPhone 6s e 6s Plus, com'era stato qualche mese fa per i predecessori, si collocano senza ombra di dubbio tra i migliori smartphone in commercio. L'estetica resta un punto di forza, accentuata, in questo caso, dalla maneggevolezza. L'introduzione del 3D Touch fa ben sperare per quanto riguarda lo slancio di Apple verso l'innovazione e la capacità di fare tendenza. Una caratteristica che era tipica dell'azienda di Steve Jobs ma che nell'era di Tim Cook sembrava lasciare spazio alla sicurezza di un marchio che esercita ancora un tale fascino da potersi permettere di vivere di rendita. Ma un approccio del genere alla lunga non paga, soprattutto in tecnologia, dove la velocità è tutto. Apple sembra essersene accorta. Che la spinta verso la rinascita passi dalla spinta di un dito su un display?

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