iPad Air 2, la nostra prova del nuovo tablet: Apple va per il sottile

iPad Air 2, la nostra prova del nuovo tablet: Apple va per il sottile
di Andrea Andrei
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Mercoledì 22 Ottobre 2014, 16:36 - Ultimo aggiornamento: 26 Ottobre, 00:12

Nel mercato degli smartphone la concorrenza è assai agguerrita. In quello dei tablet, almeno in termini qualitativi, un po' meno.

Abbiamo già avuto modo in passato di parlare dell'iPad Air e di come la tavoletta con la Mela di ultima generazione abbia raggiunto livelli di qualità che i competitor difficilmente sono riusciti a eguagliare. Figuriamoci cosa accade se Apple coglie l'occasione del suo già acclamato restyling dell'iPhone per sfornare una nuova versione del suo tablet, che riesce a mantenere inalterate le qualità del precedente migliorandole ulteriormente.

Beh, è presto detto: succede che il 24 ottobre arriva sul mercato quello che è probabilmente, senza troppe sorprese, il miglior tablet attualmente in circolazione. Intendiamoci, è quasi fisiologico che lo sia, visto che è l'ultimo uscito. Ma abbiamo provato iPad Air 2 in anteprima, e le novità, anche se sono poche, sono convincenti.

COME AVERE UN DISPLAY IN MANO

Partiamo dalla cosa più importante: la forma. La vera novità rispetto alla versione precedente di iPad Air sta nel suo essere sorprendentemente sottile.

Craig Federighi, vicepresidente dell'ingegneria software di Apple, durante la presentazione del nuovo dispositivo a Cupertino ha detto, per definire la sensazione tattile che si prova con il device, che «Sembra di tenere in mano un pezzo di vetro». Tecnicamente è così, tanto che poi la stampa straniera gli ha fatto eco, sostenendo che è come avere in mano un display.

Effettivamente c'è poco da dire: iPad Air 2 è ancora più "Air" del precedente, e il suo spessore minimo rappresenta a tutti gli effetti il suo maggiore punto di forza. L'azienda di Cupertino lo ha detto e ripetuto in ogni modo: è del 18 per cento più sottile del predecessore, e circa del 30 per cento di più della generazione precedente di iPad. Una bella differenza.

Ma non è l'unico miglioramento. Perché, com'è stato per l'iPhone 6, altro vanto dell'iPad Air 2 è il display. Lo schermo, sempre da 9,7 pollici, limita molto i riflessi di luce (del 56%, afferma Apple, anche se è piuttosto complicato dimostrarlo), oltre ad avere una risoluzione che permette di godere davvero appieno delle foto e dei video in alta risoluzione. Il che, unito al processore A8X che gli conferisce una potenza e una velocità da manuale, ne fa senza dubbio un tablet ottimo anche per giocare ai videogame graficamente più complessi. Tanto per dire che Apple conferma di voler offrire un prodotto trasversale, che può essere usato in modo efficiente sia per il lavoro che per lo svago.

Apple ha deciso poi di eliminare il pulsante laterale per il muto o blocco rotazione: entrambe le funzioni sono accessibili dal menu di controllo. Quaklcuno lo troverà più scomodo, anche se tutto sommato è un componente hardware in meno che si può rompere. Un altro piccolo tassello dell'era Jobs che se ne va.

Il pulsante di accensione, a differenza che nei nuovi iPhone, resta invece nel lato superiore.

FOTOCAMERA

Se c'era un aspetto dell'iPad Air che necessitava di una decisa rispolverata, era la fotocamera. È vero che, a causa delle sue dimensioni, il tablet non è lo strumento più pratico per scattare foto o girare video, ma è spesso frustrante non riuscire a sfruttare display tanto grandi e definiti per colpa di fotocamere non all'altezza. Così nell'iPad Air 2 è stata montata una fotocamera iSight da 8 megapixel, dotata di tutti i divertenti gingilli offerti dal nuovo sistema operativo iOS 8, dal time-lapse allo slow motion, oltre che alla possibilità di scattare foto a raffica (per confezionare foto sequenze o scegliere quella venuta meglio). In più, iPad Air 2 offre anche una carinissima app, Replay Video Editor di Stupeflix, che permette con estrema semplicità e velocità di applicare filtri ed effetti spettacolari ai propri video e di montarli fra loro, creando in poco tempo dei filmati personalizzati. Quello che è stato fatto per le foto su iPhone 6, in pratica, è stato fatto per i video su iPad Air 2. Solo che la fotocamera, seppur migliorata, resta sempre inferiore a quella dei nuovi smartphone con la Mela. Insomma, si può fare di meglio.

TOUCH ID

Infine, ecco finalmente arrivare anche su iPad il Touch ID, il lettore di impronte digitali. È identico a quello montato su iPhone 6, rifinito allo stesso modo ed estremamente facile da usare. Basta una leggera pressione del dito (o delle dita, visto che si possono registrare fino a cinque impronte), e potrete sbloccare il dispositivo, fare acquisti su App Store, utilizzare iBooks e tante altre cose. Una risorsa che potrebbe presto essere sfruttata da molte app anche per altri usi, soprattutto nel campo delle transazioni finanziarie. D'altronde non c'è nulla di più sicuro, personale e difficilmente riproducibile delle impronte digitali.

Il prezzo, ahimè, resta la parte più amara: per avere iPad Air 2 bisogna sborsare dai 499 agli 819 euro.

IPAD MINI 3

Qualcuno a questo punto si chiederà: ma i tablet Apple presentati non erano due? La risposta è sì, perché accanto all'iPad Air 2 c'è anche il nuovo Mini 3. Un prodotto che però sembra essere stato messo un po' da parte già in partenza dalla stessa Apple. Se finora il punto di forza dell'iPad Mini è stato di mantenere le stesse caratteristiche di fondo del suo "fratello maggiore" condensandole in uno spazio più ridotto, stavolta non è così. Basti dire che, paradossalmente, iPad Mini 3 è meno sottile di iPad Air 2 e che, fatta eccezione per il lettore di impronte digitali, ha specifiche tecniche inferiori. È in effetti molto simile all'iPad Mini Retina, solo che costa di più, visto che parte da 399 euro invece che da 299. Ah, però è disponibile nel colore oro.

Anche se da Cupertino continuano a sostenere il contrario, è evidente che, prima con l'uscita sul mercato del phablet iPhone 6 Plus, poi con questa sorta di "declassamento", le intenzioni dell'azienda di Tim Cook siano probabilmente di abbandonare progressivamente l'idea di un iPad in versione mini. La scelta di averne fatto uno nuovo sta probabilmente nella necessità di dotare tutti i dispositivi con la Mela di un lettore di impronte digitali, e nel fatto che gli utenti sembrano ancora apprezzare molto il tablet più piccolo della casa. Almeno finché ne troveranno sul mercato uno che convenga comprare.

andrea.andrei@ilmessaggero.it

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