Intel, ecco lo smartwatch che può cambiare la vita ai malati di Parkinson

Un'immagine di Basis, lo smartwatch di Intel
di Alessio Caprodossi
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Domenica 17 Agosto 2014, 21:30 - Ultimo aggiornamento: 21 Agosto, 02:22
Uno dei grandi limiti dei dispositivi indossabili arrivati finora sul mercato la mancanza di applicazioni utili che spingano gli utenti ad acquistarli.



La svolta per un boom atteso ma ancora lontano dal realizzarsi potrebbe essere il settore medico col binomio salute-smartwatch; gli orologi smart sono i dispositivi ideali per monitorare corpo e organismo, non a caso le ultime mosse dei big hi-tech si muovono proprio in tale direzione.



La novità più recente è la partnership tra Intel e la Michael J.Fox Foundation mirata a sostenere la ricerca sul morbo di Parkinson. L'azienda di Santa Clara mette a disposizione hardware e software, cioè smartwatch e piattaforma open source per la raccolta dei dati per agevolare i ricercatori nel misurare più precisamente i sintomi della malattia.



«Quasi 200 anni dopo la scoperta della malattia descritta dal dottor James Parkinson nel 1817 siamo ancora in attesa di nuovi metodi per migliorare l'analisi dei dati e con big-data e i dispositivi indossabili c'è l'opportunità di cambiare totalmente l'approccio verso la malattia», ha dichiarato Todd Sherer, Ceo della Fondazione Michael J.Fox.



Con lo smartwatch Basis, sviluppato dall’omonima start-up acquisita da Intel, i dati vengono monitorati in tempo reale producendo oltre trecento registrazioni al secondo per ogni paziente che consentiranno di ottenere un quadro clinico costantemente aggiornato valutando l'evoluzione della malattia.



Senza contare che condividendo i dati sulla piattaforma open source con l'intera comunità di malati e ricercatori, si potranno elaborare una mole molto maggiore del passato e individuare, forse, nuove metodologie per combattere l'avanzare del morbo di Parkinson.



Un'altra preziosa freccia sarà l'applicazione che arriverà tra poco a bordo dell'orologio Basis - dotato di una batteria che dura quattro giorni e in grado di monitorare parametri come il sonno e il tremore derivato dal morbo - che permetterà ai pazienti di esprimere feedback immediati e posticipati sul proprio stato dopo aver assunto un farmaco.



Una speranza, dunque, per i circa sei milioni di persone colpite dal morbo di Parkinson che non saranno gli unici a poter sfruttare tecnologie innovative e dispositivi indossabili per migliorare la propria vita.



Apple punta molto su HealthKit, il pacchetto di applicazioni dedicate alla salute che sarà integrato in iOS 8, nuovo sistema operativo per iPhone e iPad. Compatibile con il primo smartwatch che l'azienda di Cupertino presenterà in autunno, il sistema di monitoraggio dei parametri biomedici è già arrivato negli ospedali e nelle cliniche degli Usa, con i tecnici Apple a istruire i medici sul suo funzionamento.