Instagram mette al bando i topless: la "censura" imposta dall'App store

Instagram mette al bando i topless: la "censura" imposta dall'App store
di Antonio Bonanata
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Venerdì 2 Ottobre 2015, 14:39 - Ultimo aggiornamento: 4 Ottobre, 15:25
In quel gigantesco album mondiale che è Instagram capita di imbattersi in foto che mostrano parti intime del corpo, tra cui i capezzoli. Da oggi, però, non sarà più consentito caricarle. Kevin Systrom, amministratore delegato della celebre community che applica filtri alle foto per modificarle artisticamente, ha infatti annunciato – nel corso di un evento promosso da Dazed Media a Londra – che non si potranno più pubblicare foto in topless. No assoluto, quindi, ai capezzoli e ad altre nudità, in conformità alle linee guida stabilite dall’App store di Apple.



La decisione arriva dopo la campagna #freethenipple, cioè #capezzololibero, lanciata sul social per denunciare la diversità di trattamento fra nudità maschili o femminili: i capezzoli dei maschi, infatti, appaiono senza problemi; perché vietare quelli delle donne? Molte celebrità, tra cui Miley Cyrus e Naomi Campbell, hanno sposato la causa, andando incontro alla rimozione di alcune foto dai rispettivi account. L’anno scorso Rihanna si è vista sospendere il profilo dopo aver ripetutamente pubblicato foto in topless. E quando la figlia di Bruce Willis, Scout, ha chiesto perché le avessero tolto le foto in cui mostrava il seno nudo, gli amministratori dell’app hanno risposto: «Proibiamo tutte le forme di nudità poiché nella nostra community globale vi sono alcuni pubblici particolarmente sensibili a questo genere di contenuti».



Il ceo del gruppo ha precisato che Instagram «resta legata alla libertà artistica», nonostante questa forma di censura “imposta” da Apple (anche se «qualche duro richiamo doveva essere fatto»). L’app segue il rating “12+”, ovvero “utenti maggiori di dodici anni”, dati i contenuti non sempre adatti a un pubblico meno che adolescente. Le condizioni di utilizzo cui i profili devono sottostare vietano foto di “nudo”, anche “parziale”, o dal contenuto suggestivamente “pornografico o sessuale”. Ciononostante, foto di donne che hanno subìto una mastectomia (l’asportazione del seno) o sono intente ad allattare, vengono permesse. Così come nel caso di foto di dipinti o sculture.



Gli amministratori del gruppo fanno sapere: «Comprendiamo che gli utenti, in alcuni casi, vogliono condividere immagini di nudo, che ritengono artistiche o creative; ma per una serie di ragioni non consentiamo la nudità su Instagram. Il divieto vale per foto, video e altri contenuti creati digitalmente che mostrino rapporti sessuali, genitali e primi piani di glutei completamente nudi. Ciò vale anche per foto di capezzoli femminili». Ma si tratta di regole labili, se scatti di donne in allattamento sono stati comunque rimossi; e se il profilo del direttore creativo di Vogue US, Grace Coddington, è stato temporaneamente sospeso dopo la pubblicazione di un cartoon di se stessa in topless.