Hacker, parcelle super per i cacciatori
di bug che scoprono falle nei sistemi

Hacker, parcelle super per i cacciatori di bug che scoprono falle nei sistemi
di Laura Bogliolo
2 Minuti di Lettura
Lunedì 16 Settembre 2013, 11:14 - Ultimo aggiornamento: 11:41
ROMA - Li chiamano i cacciatori di bug, hacker pronti a monetizzare le proprie capacit informatiche venendo in aiuto dei colossi del web. Google negli ultimi tre anni ha stanziato due milioni di dollari a favore di giovanissimi esperti che hanno segnalato vulnerabilità nel sistema del gigante di Mountain View che ha creato iniziative come Chromium e Google Web Vulnerability Reward Programs per coinvolgere gli utenti, trasformati in sentinelle online pronte a testare la sicurezza dei programmi. Chris Evans e Adam Mein, security Program Manager, hanno recentemente annunciato una novità che piacerà molto agli smanettoni del web: in alcuni casi i premi, i cosiddetti «bonus» per segnalazioni di bug sono stati quintuplicati da BigG fino ad arrivare a 5mila dollari. Anche Facebook, il social network da oltre un miliardo di utenti, prevede ricompense attraverso il programma Bug Bounty per chi segnala errori di programmazione che possono spianare la strada ad attacchi informatici. Si va dai 500 dollari fino a 20mila dollari di ricompensa: in due anni il social network ha stanziato due milioni. La segnalazione viene esaminata prima da un team di esperti di Facebook che dovrà convalidare l’effettiva utilità degli avvisi ricevuti. L’80% degli hacker o semplicemente esperti informatici che ha aiutato Facebook a consolidare la propria sicurezza non risiede negli Stati Uniti, uno di loro ha 13 anni. Non è andata bene, invece al giovane hacker palestinese Khalil Shreateh. Ha scovato un bug sul social network, non ricevendo risposta dal team di Facebook ha compiuto il passo estremo: ha osato hackerare il profilo Facebook di Mark Zuckerberg postando all’interno un messaggio. Niente ricompensa, ovviamente.