Google lancia il testamento digitale: account, foto e ricordi in eredità

Google lancia il testamento digitale: account, foto e ricordi in eredità
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Venerdì 12 Aprile 2013, 20:22 - Ultimo aggiornamento: 14 Aprile, 09:56
ROMA - I nostri profili sui social network sopravvivono alla nostra morte. Una riflessione un po' macabra su cui si pu scatenare l'ironia o l'indifferenza di persone impegnate di questi tempi in problemi ben più grandi. Sta di fatto che nei nostri account sono immagazzinate una serie di informazioni personali e ricordi di cui sarebbe opportuno decidere il destino. Se su Facebook e su Twitter esistono delle pagine ad hoc per segnalare i profili di una persona deceduta, con Google ora è possibile per gli utenti fare un vero e proprio 'testamento digitalè, quando si è in vita.



«Inactive Account Manager».
L'azienda di Mountain View ha infatti reso disponibile un servizio che dà la possibilità agli iscritti ai vari servizi - da Gmail a YouTube, solo per citarne alcuni - di stabilire che fine faranno i propri dati dopo un periodo di inattività dell'account. E quindi anche dopo il decesso. L'opzione si chiama 'Inactive Account Manager' (Gestione account inattivo), un termine «un po' brutto» ammette la stessa azienda di Mountain View. Introduce una serie di automatismi dettati dallo stesso utente per avviare la cancellazione della propria iscrizione ai diversi servizi della società e dei dati raccolti online nel corso degli anni. Per esempio, sarà possibile scegliere di eliminare il nostro profilo dopo un periodo che va dai tre ai 12 mesi di inattività o decidere di lasciare i nostri dati in eredità ad una persona di cui ci fidiamo. È possibile specificare fino a 10 contatti che dovranno essere avvisati dell'inattività dell'account e identificarli eventualmente come ereditari dei propri contenuti.



Ricordi in eredità.
La società si riserva poi di fare delle verifiche sia sui nomi autorizzati sia sullo stesso profilo dell'utente. E una volta identificato l'account come 'inattivo', manda un avviso al numero di telefono o alla mail indicata nel 'testamento digitale'. Il tema del testamento digitale è sempre più importante in una società dove tutti siamo in rete. Non ci sono leggi apposite e in più di una occasione i familiari delle persone decedute non sono riuscite ad accedere agli account dei loro cari dove, oltre ai dati personali, ci sono i ricordi e le testimonianze di una vita. Sia Facebook che Twitter hanno reso disponibili delle pagine ad hoc per disattivare alcuni account su richiesta, ma le procedure non sono sempre facili perché si attengono a dei stretti principi di privacy. E in passato sono nati servizi privati, come Legacy Locker e SecureSafe, che danno la possibilità di sottoscrivere delle dichiarazioni sul proprio testamento digitale. «Speriamo che questa nuova opzione vi aiuti a pianificare il vostro 'aldila» digitale in modo da proteggere la vostra privacy e la vostra sicurezza. Ma anche a rendere la vita dei vostri cari più semplice», spiega Andreas Tuerk, manager di Google, sul post che accompagna la presentazione del servizio 'Inactive Account Manager', prontamente e cinicamente ribattezzato dalla rete 'Death Manager'.
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