Non solo: più volte il gigante del web ha messo in guardia dai pericoli per la privacy dettati dall'uso degli occhiali che registrano video con un semplice comando vocale. Era stato il Ceo Erich Schmidt ad annunciare che «ci vuole cautela e un nuovo galateo» per l'uso degli occhiali.
Inoltre, giorni fa Google ha sciolto il nodo e risposto alle domande che il Congresso in una lettera aveva chiesto a Mr Larry Page in persona. Tra i quesiti tra l'altro una domanda: sarà possibile il riconoscimento facciale con i Google Glass? Il riconoscimento di monumenti, di opere d'arte, di luoghi di interesse è già possibile con l'applicazione per smarthphone Google Goggles attraverso lo scatto di una fotografia. «Abbiamo ripetutamente dichiarato che non introdurremo il riconoscimento facciale nei nostri servizi a meno che non ci sia una valida soluzione per la tutela della privacy», aveva già affermato in quella occasione Big G.
Ma come è andata veramente? Fonti vicine all'azienda fanno sapere che i Google Glass nello specifico non sono stati vietati. Più semplicemente dal 2004 è vietato effettuare registrazioni durante le riunioni con gli azionisti per una questione di privacy. Non è quindi vietato portare i Google Glass o cellulari, ma vietato attivarli per effettuare registrazioni.
Il presunto divieto. «Telecamere, registratori e altri dispositivi elettronici, come telefoni intelligenti, non saranno ammessi alla riunione. Fotografie sono vietate durante la riunione» si leggeva degli inviti ai partecipanti scriveva James Vincent sull'Indipendent. Ma, ripetiamo, fonti vicine all'azienda fanno sapere che non c'è stato alcun divieto specifico per Google Glass.
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