Five-O, l'app per “schedare” i poliziotti inventata da tre adolescenti afroamericani

Una schermata dell'app Five-O ideata da tre fratelli quattordicenni
di Alessio Caprodossi
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Lunedì 25 Agosto 2014, 17:35 - Ultimo aggiornamento: 28 Agosto, 17:36
Un'applicazione per giudicare il comportamento dei poliziotti e difendersi da eventuali abusi oppure premiare chi si prodigato nell'aiuto o semplicemente per aver usato le buone maniere durante il servizio.



Si chiama Five-O, nome preso in prestito per identificare gli agenti dalla serie poliziesca degli anni '70 Hawaii Squadra Cinque Zero, arriva dagli Usa e, chissà quanto casualmente, è pronta a sbarcare sugli store di Apple e Android proprio pochi giorni dopo i fatti di Ferguson, cittadina del Missouri dove il diciottenne afroamericano Michael Brown è stato freddato da un'agente della polizia locale.



Se già il tema si presta alle polemiche, la sorpresa maggiore è scoprire chi ha sviluppato l'applicazione: gli autori sono Ima, Asha e Caleb Christian, tre fratelli afro di Atlanta di età compresa tra 14 e 16 anni. Tanto giovane quanto smanettone, con il decisivo aiuto della famiglia il trio ha già aperto la società Pinetart e rilasciato due applicazioni, Coily e Froshly.



Davanti al delitto consumato lo scorso 9 luglio e alle forti tensioni razziali ancora presenti in molti stati degli Usa e su espressa richiesta dei genitori, i tre hanno rivolto l'attenzione verso il rapporto tra cittadini e poliziotti confezionando un servizio che promette di essere molto utile sia ai cittadini quanto alla polizia.



Oltre a consentire ai cittadini di poter esprimere pareri e commenti sull'operato degli agenti, l'applicazione se verrà condivisa e utilizzata in massa responsabilizzerà i poliziotti stessi, sottoposti a verbali pubblici compilati dai cittadini.



L'app prevede una sezione per descrivere il comportamento degli agenti, che saranno votati e l'insieme dei giudizi che restano nella community, dove si potrà rintracciare ogni matricola e scoprire eventuali precedenti. Che non saranno esclusivamente negativi, anzi uno degli obiettivi del servizio è scoprire quali sono i migliori esponenti e farne dei modelli da esportare negli altri distretti.



"Five-O dà più potere nelle mani dei cittadini quando si interagisce con i poliziotti, ma vogliamo anche che chi si comporta bene diventi un esempio per gli altri", ha dichiarato Ima Christian.



Per i cittadini meno avvezzi al diritto è stata inserita nell’app una sezione ad hoc curata dall’American Civil Libertis Union per conoscere appunto i propri diritti verso gli agenti di polizia.