Facebook, 20 milioni di dollari
agli utenti per aver usato dati
personali per la pubblicità

Facebook, 20 milioni di dollari agli utenti per aver usato dati personali per la pubblicità
di Laura Bogliolo
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Mercoledì 28 Agosto 2013, 09:20 - Ultimo aggiornamento: 10 Febbraio, 07:59
ROMA - Facebook dovr pagare 15 dollari a oltre 600mila utenti per aver condiviso loro informazioni personali negli annunci apparsi sul social network senza il loro consenso.



Nomi e immagini di circa 150 milioni di utenti di Facebook sono stati utilizzati nei cosiddetti Sponsored Stories, ma solo quelli che hanno risposto a una e-mail dal sito all'inizio di quest'anno saranno compensati.



Lunedì una Corte degli Stati Uniti ha stabilito il pagamento complessivamante di circa 200mila dollari: soldi agli utenti e alle organizzazioni che lottano per i diritti della privacy che avevano avviato nel 2011 una class action contro Facebook.



Secondo la Bbc i dati degli utenti erano stati utilizzati per proporre prodotti e servizi attraverso il programma Sponsored Stories senza pagare loro o dargli la possibilità di scegliere. Di cosa si tratta? Il programma prende le informazioni su un prodotto e un servizio che gli utenti hanno volontariamente condiviso con i propri contatti e lo fanno visualizzare su annunci su misura che si trovano sulle altre pagine Facebook.



Secondo quanto riporta The Independent il giudice del Tribunale che ha detto sì al risarcimento ha spiegato che il compenso non è molto alto perché non era stato dimostrato che Facebook aveva "indiscutibilmente violato la legge". Inoltre secondo il giudice i ricorrenti non hanno potuto dimostrare che erano stati "danneggiato in modo significativo".



La Corte stima che Facebook aveva guadagnato circa 73 milioni di dolalri dal programma Storie realizzato con le informazioni di 150 milioni di membri. Facebook dovrà cambiare anche il suo "Statement of Rights" per offrire agli utenti maggiori informazioni e controllo su come i dati vengono utilizzati in futuro. L'azienda si è detta lieta di aver raggiunto l'accordo.

laura.bogliolo@ilmessaggero.it

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