Facebook, l'hacker che ha sfidato Zuckerberg: ecco come ho fatto. Colletta online per il giovane palestinese

Facebook, l'hacker che ha sfidato Zuckerberg: ecco come ho fatto. Colletta online per il giovane palestinese
di Laura Bogliolo
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Mercoledì 21 Agosto 2013, 10:38 - Ultimo aggiornamento: 24 Agosto, 18:51

ROMA - Sperava di ricevere qualche dollaro per aver segnalato un bug su Facebook: ma Khalil Shreateh, hacker palestinese, ha solo ricevuto una porta in faccia (almeno virtualmente). Il programma Bug Bounty di facebook prevede 500 dollari per chi segnala all'azienda bug del software. Ma per il giovane hacker niente soldi: Shreateh è stato bannato da Facebook. Il giovane aveva prima segnalato il bug così come prevede Facebook tramite un link ad hoc.

Ma l'azienda ha ignorato la segnalazione. Shreateh ha quindi deciso di sfidare Mark Zuckerberg in prima persona hackerando il suo profilo Facebook dimostrando che nemmeno Mr Facebook è al riparo da violazioni informatiche sul suo social network.

Lo sviluppatore palestinese ha pubblicato un messaggio sulla bacheca di Mark Zuckerberg, co-fondatore di Fb, pur non essendo suo “amico”.

Un passo estremo per attirare l'attenzione dell'azienda e così è stato: ma niente ricompensa per il palestinese perché ha violato i termini di Facebook. Il messaggio sul muro del miliardario Zuckerberg non è proprio piaciuto, nonostante l'hacker avesse scritto: "Mi dispiace per aver infranto la tua privacy". Lo sviluppatore spiega come ha fatto ad hackerare il profilo di Mr Facebook nel suo blog. In un video dimostra passo passo come è riuscito ad hackerare il profilo Facebook di Zuckerberg.

A venire in soccorso dello sviluppatore palestinese il web. Marc Maiffret, chief technology officer di sicurezza informatica della BeyondTrust ha mobilitato i colleghi hacker per una colletta come racconta Cnbc.com: l'obiettivo è raccogliere 10.000 dollari per Shreateh come ricompensa, visto che Facebook si rifiuta di risarcirlo. Maiffret, ha già raccolto 9.000 dollari.

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Joe Sullivan, Chief Security Officer di Facebook, intanto fa sapere: "Non cambieremo la nostra pratica di rifiutarci di pagare premi per i ricercatori che hanno testato le vulnerabilità nei confronti di utenti reali".

laura.bogliolo@ilmessaggero.it

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