Dopo più di un decennio di test e dimostrazioni pratiche, la società australiana “Carnegie Wave Energy” ha attivato un progetto pilota che ha iniziato a fornire energia prodotta dalle onde in una griglia di commutazione elettrica.
«Questo è il primo apparato di generatori a moto ondoso a essere connesso con una griglia di elettricità in Australia e nel Mondo» dice Ivor Frischknecht, direttore dell'Agenzia australiana per le energie rinnovabili, che ha contribuito al progetto con un terzo degli stanziamenti complessivi; 13 milioni di dollari sono infatti arrivati dallo Stato a fronte dei 32 totali che sono serviti per completare la centrale.
La tecnologia ideata dalla compagnia, chiamata Ceto in onore della dea greca dei mari, converte le onde dell'oceano in energia rinnovabile e in acqua desalinizzata a zero emissioni. La società afferma che il suo sistema è un «diverso dagli altri dispositivi di energia a onde perché opera sott'acqua dove è al sicuro da grandi tempeste e dalla corrosione ed è invisibile dalla costa».
Le boe sommerse sono trattenuto al suolo da unità a pompa, che sono installate a una profondità di 25-50 metri. Le onde che si infrangono nelle boe attivano le pompe che spingono l'acqua pressurizzata attraverso il fondo dell'oceano in una centrale idroelettrica sulla terraferma. Qui l'acqua ad alta pressione aziona le turbine e genera elettricità. Secondo il report di Sophie Vorath per RenewEconomy, «la centrale venderà energia al dipartimento della Difesa australiano, per servire alla più grande base navale del Paese, la HMAS Stirling, locata a Garden Island. Presto servirà anche acqua fresca alla base, non appena l'impianto di desalinizzazione sarà pienamente integrato nel progetto».
Al momento solo due delle tre boe previste sono state installate: «Durante la fase di test, i primi 240kW di capacità di picco dell'unità Ceto 5 hanno lavorato ininterrottamente per più di 2000 ore con successo» ha riferito Frischknecht. La società sta lavorando a dei nuovi dispositivi, Ceto 6, capaci di produrre più di 4 volte l'energia degli attuali generatori.