Apple rallenta i vecchi iPhone, la conferma in una ricerca

I vecchi iPhone diventano meno scattanti all'indomani del lancio di un nuovo modello
di Alessio Caprodossi
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Lunedì 11 Agosto 2014, 19:33 - Ultimo aggiornamento: 12 Agosto, 15:03
Settembre da sempre un mese molto atteso per gli appassionati hi-tech, che tra l'Ifa di Berlino e l'ormai annuale lancio autunnale del nuovo iPhone possono assistere in anteprima alle principali novità di prossimo arrivo sul mercato. Il countdown per l'iPhone 6 è già iniziato, tanto che in rete fioccano i rumors e le immagini di scocca e display del futuro melafonino. A quanto pare la data dell'evento in cui Tim Cook svelerà al mondo il nuovo smartphone dovrebbe essere il 9 settembre, con la disponibilità fissata per il mese successivo.



In quei giorni è assai probabile che tutti i possessori di iPhone 5S, iPhone 5, iPhone 4S e altri modelli precedenti noteranno problemi di fluidità con i propri dispositivi. Un fenomeno costante che si ripete ogni anno al lancio del nuovo iPhone e che addensa nella mente dei fan della Mela il sospetto di un oscuro intervento di Apple nel rendere più lento i vecchi modelli. La teoria dell'obsolescenza programmata ha fatto grandi proseliti durante gli anni, poiché è indubbio che i dispositivi già sul mercato rallentano con attese fino ad allora sconosciute per caricare un'applicazione o navigare aprendo simultaneamente più finestre col browser Safari.



Resta da capire se la tendenza è casuale oppure collegata ad Apple e, nel caso, da cosa dipenda. A fornire la risposta ci ha provato la ricercatrice dell'Università di Harvard Paola Trucco, che ha analizzato il fenomeno "iPhone slow", argomento in cima alle ricerche su Google nei giorni immediatamente successivi al lancio dell'ultimo iPhone. Lo studio ha evidenziato che a partire dal 2008 ogni anno si verificano dei picchi di ricerca sul motore di Google, a testimonianza che la sensazione è un malessere collettivo e apparentemente incomprensibile.



Apple rallenta volutamente i vecchi iPhone all'indomani del lancio dell'ultimo melafonino? Vero è che i vecchi dispositivi funzionano peggio, ma non per colpa dell'azienda di Cupertino. O meglio non per diretta volontà. Come sottolinea Sendhil Mullainathan, professore di economia di Harvard e ispiratore dello studio della Trucco, un intervento di Apple sarebbe da escludere in quanto la volontà di rallentare i vecchi iPhone per spingere i possessori all'acquisto dell'ultimo arrivato potrebbe tradursi in un allontamento dalla Mela in favore di Android o device di altre piattaforme, senza contare che in tal modo Apple violerebbe diverse leggi in vigore negli Usa e nei mercati internazionali.



Certo che colpisce la differenza con Samsung, che nelle speciali ricerche monitorate dalla Trucco sempre tramite Google Trends svela dei picchi molto minori per ogni lancio del nuovo Galaxy S. Samsung è più leale di Apple, che ricorre a qualche trucco per rendere obsoleti gli iPhone? Per risolvere l’enigma bisogna spostare il focus, perché il fattore preminente resta il sistema operativo. Quando Apple annuncia il suo smartphone solitamente arriva pure una nuova versione di iOS, rinnovata o rivisitata per sfruttare al meglio la maggior potenza e velocità dell'ultimo dispositivo; essendo ottimizzato per quest'ultimo, quindi, il sistema operativo non si comporta in egual maniera con i vecchi iPhone, che faticano allungando i tempi di esecuzione per assolvere i compiti richiesti. Considerando, inoltre, che a differenza di Android - un universo frammentato dove in molti casi gli aggiornamenti arrivano di rado o non arrivano per nulla - quando Apple rilascia una nuova versione di iOS, gli utenti in massa (circa il 90%) eseguono l'upgrade, la sensazione di avere in mano un iPhone meno scattante è pura realtà.