Apple lascia Google, gara fra Microsoft e Yahoo! per approdare su iPhone e iPad

Apple lascia Google, gara fra Microsoft e Yahoo! per approdare su iPhone e iPad
di Alessio Caprodossi
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Giovedì 27 Novembre 2014, 21:08 - Ultimo aggiornamento: 29 Novembre, 02:02
Apple è pronta ad abbandonare Google come motore predefinito su Safari. E Microsoft e Yahoo! sognano di rimpiazzare Big G per accalappiare la platea iOS e far impennare i ricavi pubblicitari.





La voce anticipata dal sito Usa "The Information" è di quelle che lasciano il segno e, pur se tutte le big company in questione mantengono il massimo riserbo, sembra che la notizia sia più che fondata.



Tutto parte dalla volontà di Cupertino di smarcarsi sempre di più da Mountain View, che alla fine dei giochi resta l'antgonista numero uno in ambito smartphone con il suo Android che domina il mercato dei sistemi operativi (siamo attorno all'80% rispetto al 13% di iOS). Così dopo aver eliminato YouTube dalle app precaricate su iPhone e iPad e dopo aver rinunciato a Google Maps sviluppando un proprio servizio, Apple vuole sfruttare la scadenza fissata alla primavera del 2015 dell'accordo con Google (motore di ricerca di default sin dal 2007 quando apparve il primo iPhone).



Considerando che secondo le ricerche più recenti il 44% del totale del traffico dati generato da smartphone e tablet proviene da dispositivi iOS, è facile comprendere quanto sia ambita la posizione che Google si è finora garantita (nel 2013 ha guadagnato 8 miliardi di dollari dalle ricerche). Detto che ogni utente resta libero di scegliere il browser che predilige ma che al contempo la stragrande maggioranza degli utenti della mela si affidano a quello predefinito, Microsoft sembra al momento in vantaggio per rimpiazzare Big G.



L'utilizzo di Bing per le ricerche su Siri, integrato anche nello Spotlight del nuovo OS X Yosemite, concede all'agenzia di Redmond una via preferenziale che il Ceo Satya Nadella difficilmente si farà scappare. Il nuovo corso basato su clod, mobile e sull'espansione dei servizi Microsoft alle piattaforme concorrenti (l'ultimo esempio è il bracciale per il fitness Band, andato a ruba negli Usa, compatibile con Windows Phone, iOs e Android) punta a rispolverare un marchio che negli ultimi hanno ha perso tempo e credibilità e l'occasione di approdare su iPhone e iPad è un treno impossibile da perdere.



Farcela non sarà però semplice, perché pure Yahoo! punta al colpo grosso per risalire la china e sistemare conti che finora, nonostante la conversione a media company mobile, non hanno mantenuto le attese. La popolarità del servizio in Asia è un buon biglietto da visita, considerato che la Cina e i paesi orientali sono mercati ancora da conquistare per Apple, inoltre la sete di vendetta di Marissa Meyer (approdata al comando di Yahoo! proprio da Google) può riservare diverse sorprese. Come successo con Mozilla, che ha scelto proprio Yahoo! come motore di ricerca sul suo browser Firefox per sostituire Google, sempre più nell'occhio del ciclone per la scarsa attenzione ai dati personali degli utenti e la volontà di sfruttarli per fini pubblicitari.



Col terreno più fertile in ballo, la sfida è solo all'inizio e i prossimi mesi saranno forieri di novità per capire chi sarà il prescelto di Apple.