LE PRESSIONI
E’ un Petkovic che non tradisce debolezze, sicuro più che mai, nonostante le pressioni siano molto diverse e decisamente più forti rispetto alla vigilia dello scorso campionato, quando il tecnico bosniaco arrivò scortato dallo scetticismo generale. «Io queste pressioni non le sento, perché non sarà una partita persa a farmi cambiare modo di pensare e di lavorare. Io sono concentrato e fiducioso sul fatto che la Lazio saprà riscattarsi subito. Eppoi non tutte le avversarie saranno forti come la Juventus, alla quale abbiamo facilitato il compito con quel quarto d’ora disastroso. Anche nel finale, seppur con il risultato ormai acquisito, la squadra ha tenuto testa dando tutto quello che poteva». Poi incalza, lanciando precisi segnali. «Tanto per fare un riferimento alla Formula Uno, ci danno ancora in quarta fila nella griglia di partenza del campionato... Vorrà dire che cercheremo di superare, uno alla volta, le formazioni che ci precedono». Dimenticando, forse, che la Lazio ha chiuso al settimo posto in classifica.
I FRIULANI
Dopo una settimana passata a smaltire la forte delusione, questa sera all’Olimpico i biancocelesti dovranno cercare di riscattare la figuraccia in Supercoppa e smentire in partenza quelli che la vedono in quarta fila. Petkovic non fida dell’Udinese sconfitta in Europa League e rimaneggiata. «Ho visto la partita di Coppa, però credo l’Udinese giocherà con un atteggiamento tattico molto diverso. Sicuramente più chiusa, per non concedere spazi, e sfruttare le ripartenze. E’ una squadra collaudata: sia negli uomini, che nella manovra ed è guidata da un allenatore esperto che conosce bene tutto». Il discorso scivola sulla campagna acquisti. «Purtroppo con una rosa troppo ampia è difficile lavorare e qualcuno dovrebbe prendere in esame l’ipotesi di cambiare squadra per giocare. Mi ritengo assolutamente soddisfatto del mercato, mi auguro soltanto che si chiuda al più presto possibile».
LA CURVA CHIUSA
Un incontro senza i tifosi della Curva è un incontro molto diverso e tutta l’atmosfera dello stadio ne risentirà. «Dispiace discutere di questo tema nel 2013, oggi nemmeno dovrebbe essere un tema... E’ la terza volta che, a causa di poche persone, tutta la Lazio viene penalizzata. La società ha preparato una maglietta particolare, proprio per questa gara. Io dico che, per avere un calcio più pulito, bisogna eliminare queste persone».
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