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FIRENZE Il finale di campionato sarà decisivo per scegliere i 23 che partiranno per il Brasile. Ma non conteranno solo le prestazioni. Incideranno anche i comportamenti. Prandelli lo ha detto chiaramente ai 42 azzurri, convocati a Coverciano in questi due giorni per i test di valutazione funzionale.
«Sono stufo e non accetto più certi atteggiamenti in campo. Chi in questo mese sbaglierà, con gesti che non mi piacciono, pugni e colpi violenti, resterà a casa. Li ho avvertiti e hanno capito. Vedrete che nessuno sbaglierà, ne sono sicuro». E' come se avesse avuto una promessa. Davanti a lui Balotelli, Cassano e De Rossi che, all'inizio di marzo, è stato escluso dal ct per motivi disciplinari dopo il pugno a Icardi durante Roma-Inter. «Io non ho bisogno di aspettare il giudice sportivo.
VERSO IL BRASILE
Prandelli ha dato anche le prime indicazioni sulla lista dei 23 per il mondiale. Il 13 maggio consegnerà l'elenco dei 30, dai quali usciranno i giocatori che voleranno a Rio. «Ho avvertito tutti che chi sarà escluso potrà poi tornare in futuro». Per l'Europeo 2016. Le prossime 5 partite campionato serviranno per scegliere gli attaccanti. Rossi sembra out: «Deve prima tornare in campo. A quel punto valuteremo le sue condizioni fisiche e psicologico. Ora va lasciato tranquillo». Cassano è davanti a Pepito, ma Destro e Immobile possono prendersi gli ultimi due posti, superando Totò. «Mattia è con noi da due anni e ultimamente è migliorato; Ciro ha risposto con i gol a chi non lo riteneva da A». Fa capire poi che la sorpresa può diventare il jolly italobrasiliano Romulo e «nove centrocampisti». Perché De Rossi può fare anche il difensore. «Ma ringrazio Lega e società per avermi concesso questi due giorni per effettuare i test che sono molto importanti: in Brasile sarà fondamentale l'aspetto fisico».
RETROSCENA SUL CONTRATTO
«Leggo cifre, ma nessuno ricorda che non ho ancora firmato il nuovo accordo» sospira il ct. «Devo sedermi con i dirigenti della Figc per parlare del programma e dell'ingaggio, pensate un po'. A chi mi chiedeva se quello era il mio stipendio, ho risposto con una battuta: pensavo di prendere di più...».