Al via il campionato, è già caccia alla Juve
Valori tecnici modesti e presunti fuoriclasse

Al via il campionato, è già caccia alla Juve Valori tecnici modesti e presunti fuoriclasse
di Mimmo Ferretti
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Venerdì 29 Agosto 2014, 23:15 - Ultimo aggiornamento: 31 Agosto, 11:13

Anche se il mercato ancora aperto, si pu gi affermare con una certezza quasi assoluta che il campionato italiano, una volta il pi difficile al mondo, diventato il pi modesto. Ridotto a ricovero di ricche stelle cadute e mezze zoppe per via di errori e sperperi del passato, la Serie A non ha appeal all’estero, non ha campioni stranieri e tutto sommato vive nutrendosi di se stessa. Cioè, male. Con addirittura sette club che sono ancora senza sponsor sulla maglia. I valori tecnici sono poveri, gli stadi fanno schifo e il timore vero nell’andare a vedere una partita dal vivo è tornare a casa vivo. Si riparte dalla Juventus tri-campione d’Italia che, anche se ha perso il neo ct Conte, merita ancora di stare (non da sola) sul podio delle favorite. Allegri è arrivato in punta di piedi, e senza pestarli a nessuno, ottenendo dalla sua nuova squadra più sorrisi che bocche storte. Dopo tre anni di urla, i giocatori della Juve ora parlano, anche discutendo, con il proprio allenatore, e non sta scritto da nessuna parte che la novità sia negativa. Anzi. Lo stabilirà il campo, che ci dirà anche se il gruppo storico bianconero è ancora in grado di dominare la scena da un punto di vista atletico. Perché se è vero che il club torinese ha perso un grande allenatore come Conte, ha perso anche il più bravo dei preparatori italiani, Bertelli. In più, ci sarà da verificare se il cambio di modulo, dal 3-5-2 al 4-3-1-2, porterà sconquassi o cioccolatini al latte. Si dice: quando uno è bravo, gioca bene ogni tipo di calcio. Vero. Ma serve tempo per abbandonare il vecchio e abbracciare il nuovo. Questo per dire che anche la Juve, cioè la squadra che da tre anni vince il campionato, avrà bisogno di lavoro per ritrovare se stessa o per reinventarsi.

Ecco perché, a guardar bene, appare più facile il compito di Mazzarri all’Inter. Dopo aver toppato quasi tutto, il tecnico livornese si sta facendo fare una squadra su misura per le sue esigenze tattiche, e quindi una squadra molto simile al suo grande Napoli. Un paio di macellai (in senso buono, ovviamente) in mezzo al campo e corridori/contropiedisti a volontà. Riparte da zero o giù di lì, l’Inter, quindi fare peggio del campionato passato sarebbe impossibile. E questa leggerezza mentale, questo non dover a tutti i costi stravincere potrebbe aiutare la squadra di Mazzarri a fare bene. Sarebbe un errore clamoroso non inserire l’Inter nel lotto delle pretendenti al titolo, a patto che i nuovi acquisti dimostrino che le scelte di Mazzarri non sono state sbagliate. Non è poco, ma neppure tanto.

Molto molto più difficile assegnare posizioni di vertice al rinnovatissimo e povero Milan affidato a Pippo Inzaghi. Balotelli è stato ceduto e, ricordando le parole di Silvio Berlusconi che parlò di mele marce, la cosa potrebbe rivelarsi un vantaggio, ma resta da capire se il sostituto di Super Mario saprà lasciare realmente il segno. Il Milan ha valori tecnici dissestati perché i grandi giocatori costano e Galliani non se li può più permettere. Il Milan attuale vive di parametri zero e di prestiti: impossibile, in certi casi, ottenere risultati importanti. Molto più facile, sulla carta, riuscirci senza cambiare troppo, aggiungendo un pezzo qui e un altro là. Come ha fatto la Fiorentina, per dirne una. Che, però, ha ricominciato a convivere con il caso Rossi. I viola non partono per vincere lo scudetto, non ne hanno i mezzi, ma trovarli a fine campionato nelle zone altissime della classifica non sarebbe una sorpresa, soprattutto se Montella riuscirà a non farsi cedere Cuadrado.

Non sono pochi i dubbi che accompagnano il Napoli di Benitez, e le perplessità sulla reale incidenza del tecnico spagnolo sul rendimento della squadra sono sempre maggiori. Troppe le incognite in difesa, poi; e troppi i galli a cantare in attacco. Migliorare il terzo posto del passato campionato non sarà assolutamente facile, anche se si ha in rosa un tipetto come Higuain.