Virtus, in arrivo il gran finale prima dei playoff:
Kanacevic prezioso cambio in attesa di Jones

Virtus, in arrivo il gran finale prima dei playoff: Kanacevic prezioso cambio in attesa di Jones
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Mercoledì 23 Aprile 2014, 12:37 - Ultimo aggiornamento: 13:19
La Virtus vuole scoprire se stessa per cominciare nel modo migliore il suo viaggio nella seconda fase del campionato. Roma deve risollevarsi perché nelle ultime cinque partite ha perso quattro volte (Milano, Siena, Reggio Emilia, Sassari) mostrando sempre una difesa da rivedere e un gruppo ridotto a causa degli infortuni. Senza Bobby Jones, Trevor Mbakwe e Riccardo Moraschini, l’Acea ha accusato il colpo. Il problema per la squadra di Luca Dalmonte è doppio: nelle partite e negli allenamenti. L’arrivo di Halil Kanacevic, lungo di passaporto montenegrino, appare un buon innesto. A Sassari, il giovanotto che arriva dall’America ha mostrato buone qualità. «È difficile dare un giudizio ha spiegato coach Dalmonte - Gli indizi dopo neppure due allenamenti e una partita mostrano un giocatore dalla doppia dimensione, per l’attacco e la difesa. Ha buone attitudini e una grande intelligenza cestistica. Adesso andiamo a scoprirlo fino in fondo».



Il posto per i playoff - che la Virtus giocherà al Pala Eur - è quasi certo. Ci sono ancora tre partite per chiudere la regular season e Roma affronterà, nell’ordine, Pistoia (sabato pomeriggio al Palazzetto), quindi Venezia e chiuderà in casa contro Varese. Un calendario non impossibile per rimanere al sesto posto che vuole dire no essere dalla parte di Milano nel tabellone.



Le priorità per l’allenatore sono due: pensare al recupero degli infortunati e guardare una partita per volta. «Dobbiamo ritrovare giocatori sani - ha chiarito Dalmonte - per poter mettere da parte le problematiche dell’ultimo mese. Ma, per gli infortunati, occorrerà un buon lavoro per far ritrovare a tutti la condizione atletica. Non dimentichiamo, infatti, che Jones è fermo da molto tempo». Una partita per volta, dicevamo. L’allenatore ha chiarito al gruppo il suo pensiero: «Nessun ragionamento per la gara che verrà, pensiamo a quella da giocare e basta, affrontandola come fosse un tornante di una corsa ciclistica. Si deve pedalare con forza». Aggiungiamo, però, il miglioramento della difesa. Il guaio è che la Virtus non ha giocatori che aggrediscono il pallone e, di conseguenza, gli avversari hanno facilità a passare la palla (sabato scorso a Sassari Travis Diener ha distribuito 12 assist: bravo lui ma gli avversari hanno offerto poca attenzione) trovando spesso l’uomo libero. Per cercare di limitare questo difetto occorre avere molta concentrazione, lavorare bene con i raddoppi, gli aiuti, i pick and roll. Pistoia, che arriva sabato, sarà il primo banco di prova.



MILANO, ULTIMA CHIAMATA

Stasera l’Armani torna in campo a Tel Aviv (ore 19.45) per una partita decisiva. Sotto 2-1 contro il Maccabi, Milano deve vincere con continuare a sperare nella qualificazione alle Final Four portando la squadra di Blatt alla bella che si giocherebbe venerdì sera al Forum. Milano è sempre priva di Alessandro Gentile e Langford, che sta per prendere il passaporto turco, non è al meglio della condizione dopo l’infortunio muscolare di un mese fa.



MESSINA VICINO AI JAZZ

Ettore Messina, che oggi ad Atene contro il Panathinaikos cerca per il suo Cska Mosca il pass per la Final Four è in procinto di tornare nella Nba. Dopo l’esperienza come assistente ai Lakers, l’ex cittì dell’Italia è il favorito per sedere sulla panchina degli Utah Jazz come head coach. Ieri è stato esonerato l’attuale allenatore, Corbin.
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