Nuoto, Magnini fuori dai 100 stile libero. Leonardi e Dotto in semifinale con i crono migliori

Nuoto, Magnini fuori dai 100 stile libero. Leonardi e Dotto in semifinale con i crono migliori
di Piero Mei
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Giovedì 21 Agosto 2014, 13:17 - Ultimo aggiornamento: 17:58
La gara delle gare, i 100 stile che hanno l’impatto tecnico e spettacolare dei 100 metri dell’atletica, cominciata stamattina agli Europei di nuoto a Berlino con le batterie: i primi due qualificati sono azzurri, Luca&Luca, Leonardi e Dotto; 48.56 il tempo del primo, 48.84 quello del secondo. Potrebbero essere non lontani dal tempo della vittoria se si avverasse la profezia di Magnini, eliminato essendo il quarto italiano e pur avendo il tredicesimo tempo uguale a quello di Florent Manaudou, 49.24, secondo francese dunque promosso (ne avanzano al massimo due per nazione, il che ha fatto fuori pure Marco Orsi, sesto tempo in verità, 48.94).



Pippo ha previsto che si possa vincere «in quarantotto e mezzo», Leonardi crede «in quarantotto e tre». Magnini si dichiara ugualmente soddisfatto del suo Europeo, che potrebbe riservargli una frazione di staffetta quattro stili, ma non la mista in stile libero, due uomini e due donne, la possibile “staffetta del cuore”, o “dell’amore”, al quale dovrebbe partecipare la Pellegrini a meno che, non avendo lo stimolo sentimentale, non decida di tenersi il weekend tutto per sé, pensando a 200 e 400 stile soprattutto. Per la staffetta bisex i promossi dovrebbero essere i primi due, Leonardi e Dotto.



Magnini è contento di aver fatto tutte le gare che voleva, anche la finale dei 200 stile tolta per un capello al giovane Mitch D’Arrigo, suo cliente non troppo felice nella barberia della matrciola a Ostia. Dice Pippo che stamattina ha puntato sul purosangue sbagliatoba: «Ho preso Manaudou come punto di riferimento, e lui s’è accontentato del tempo buono per passare; noi eravamo quattro italiani e dovevo fare meglio». C’è sempre un qualche Manaudou nella vita di Pippo&Fede.



Leonardi, ragazzo milanese dal fisico importante, si è trasferito dopo Londra 2012 a Bologna per allenarsi (e anche per amore, dice il gossip): «E’ un ambiente sereno adatto a me; mi sono messo nelle mani del tecnico Bastelli che mi dice “Dovresti fare di più in gara”; e adesso ho trovato il mio equilibrio, e forse cominciano i momenti buoni. E’ presto per parlare della finale: c’è ancora la semi del pomeriggio, che è un’altra gara, ma per una volta il terzo azzurro non sono io». Anzi, è il primo. E definisce la sua migliore qualità la cocciutaggine: «Quando mi metto in testa qualcosa...». Ora s’è messo in testa il nuoto e il tempo libero lo dedica a un esame di economia ogni tanto. Luca Dotto voleva andare avanti e c’è andato: «Ci sarà da divertirsi: non ci sono mostri di Russia e Francia».
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