Il Giappone protagonista tra teatro arte e sushi

Il Giappone protagonista tra teatro arte e sushi
di Gloria Satta
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Sabato 21 Settembre 2013, 10:21 - Ultimo aggiornamento: 22 Settembre, 19:48
Roma si prepara a ricevere per la prima volta il Bunraku, l’antico teatro dei burattini: una delle forme pi alte dell’arte giapponese, proclamata dall’Unesco patrimonio dell’umanit. Dopo il successo dello spettacolo di Kabuki, che tre anni fa venne applaudito anche dal Presidente Napolitano, il Teatro Argentina ospiterà il 4 e il 5 ottobre due rappresentazioni della più celebre pièce di Bunraku: Doppio suicidio d’amore a Somezaki, scritta all’inizio del Settecento dal drammaturgo Chikamatsu Monzaemon e rivisitata in chiave contemporanea dal regista Hiroshi Sugimoto.

L’ANNIVERSARIO

L’evento conclude un anno ricco di iniziative culturali sotto il segno del Giappone e si accompagna a Romics, la rassegna internazionale di fumetto e animazione che dal 3 al 6 vedrà, come al solito, una nutritissima presenza di artisti provenienti dal Paese del Sol Levante. Nel 2013 ha compiuto cinquant’anni l’Istituto di Cultura Giapponese, promotore di tanti eventi e dei corsi di lingua ormai sempre più frequentati dai romani. E si è celebrato il 400mo anniversario della partenza della prima ambasceria ufficiale del governo giapponese verso l’Europa, guidata dal samurai Hasekura Tsunenaga. E mentre sushi, tempura e sashimi sono entrati stabilmente a far parte del nostro panorama gastronomico, le serate a tema nipponico organizzate sull’Isola del Cinema hanno fatto il tutto esaurito.

Di cosa parla Doppio suicidio d’amore a Somezaki? Sulla scena, accompagnati dalla musica dello shamisen, strumento a tre corde suonato da Tsurasawa Seji, due burattini meravigliosamente vestiti con i costumi tradizionali e manovrati dal maestro Kiritake Kanjuro raccontano la storia di due amanti sventurati: Tokubei, commesso in un negozio di soia, e Ohatsu, cortigiana in una casa di piacere. Ostacolati dalle rigide regole sociali del tempo, i due non possono vivere apertamente il loro legame e decidono di togliersi la vita nella foresta di Sonezaki. Un atto tragico e radicale che s’inquadra nella cultura nipponica in cui «il tema dell’eros, sia pure presente nella letteratura, è stato a lungo escluso dalla riflessione religiosa», spiega Sugimoto Hiroshi. «Questa pièce rappresenta una rivoluzione: il compimento dell’amore attraverso il suicidio conduce le anime degli amanti nel paradiso buddhista della Terra Pura dove verrà riconosciuta la profondità del loro sentimento».

LE INIZIATIVE

Per saperne di più del Bunraku, martedi 1 ottobre all’Istituto Giapponese di Cultura (via Gramsci, 74, telefono 063224754) musicisti, manovratori e narratori della compagnia Sugimoto Bunraku mostreranno al pubblico le raffinate tecniche di animazione e movimento dei burattini. E il 2 sera la residenza dell’Ambasciatore del Giappone in Italia diventerà il palcoscenico di una performance di Bunrako e la passerella di una sfilata di moda di “Anteprima”, l’unica maison nipponica presente da tredici anni alle sfilate di Milano. In cucina, ci sarà lo chef Bunshiro Hirano. Titolo della serata: “Japan after dark”.

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