Roma, si compie il rito della girandola: mille luci su Castel Sant'Angelo

Roma, si compie il rito della girandola: mille luci su Castel Sant'Angelo
di Sabrina Quartieri
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Lunedì 29 Giugno 2015, 23:41 - Ultimo aggiornamento: 1 Luglio, 14:39

Una danza elegante ed aggraziata di luci variopinte è tornata a colorare il cielo della Capitale: l’appuntamento più bello per i romani, e per i tanti turisti presenti, che hanno tenuto gli occhi fissi su Castel Sant’Angelo per ammirare ed immortalare con cellulari e macchine fotografiche l’emozionante racconto di fuochi, colori e note musicali che ha rallegrato per oltre venti minuti lo spazio circostante l’ex mausoleo di Adriano.

Alle 21.40 in punto, al chiaro di luna, si è compiuta infatti, ancora una volta, la cosiddetta “maraviglia del tempo”, uno spettacolo pirotecnico unico ed autentico, una rievocazione storica della Girandola così com’era già nel Rinascimento.

Quest’anno, per l’VIII edizione, l’attesissimo evento si è presentato con una veste nuova: gli imponenti fuochi d’artificio barocchi si sono librati nell’aria a colpi di musica, creando una perfetta armonia tra le note di Handel, Bach e Vivaldi, e i tuffi di colore nel cielo.

Un momento dedicato alla storia di Roma e alle sue antiche tradizioni, quello di stasera, per rallegrare l’aria festosa della Capitale nel giorno in cui si celebrano i patroni della città, i Santi Pietro e Paolo. Un grande spettacolo che ha fatto rivivere le emozioni del tempo in cui la spensieratezza pervadeva tutti i quartieri di Roma, accendendo i fuochi che furono voluti per la prima volta nel 1481 da Papa Sisto IV, e riproposti poi per secoli in occasione di eventi solenni. “Se dovessi dir qualcosa su Castel S. Angelo, il quale a causa di fuochi da ogni parte così vivaci e così numerosi sembrava un’ardente fornace, quando per bagliori sino al cielo e per granate quasi incredibili e girandole così mirabilmente fabbricate, brillava, rosseggiava, rimbombava in modo che tutti si meravigliavano quasi attoniti …. Come che qualcosa facesse venir giù lo stesso cielo”. Con queste parole Paride De Grassis, maestro delle Cerimonie Liturgiche di Papa Giulio II, descriveva la Girandola intorno al Cinquecento. Con la stessa eleganza di allora, lo spettacolo pirotecnico di stasera ha saputo incantare le tante persone che già dal pomeriggio erano arrivate sul posto per guadagnarsi la postazione migliore. Il momento clou di un pomeriggio di festa dove un buon numero di appassionati ha potuto assistere alla regata di canottaggio e alla parata di imbarcazioni storiche che si sono tenute nelle acque del Tevere sotto Castel Sant’Angelo.

Patrocinata da Mibact - Polo Museale del Lazio, Roma Capitale - Assessorato Turismo e Cultura, Pontificio Consiglio della Cultura e realizzata grazie al sostegno della Fondazione Roma-Arte-Musei, principale sponsor dell’evento, e grazie alla passione del Gruppo IX Invicta e del Comitato promotore, la Girandola è tornata così a stupire romani e turisti presenti, grazie ad un trionfo di colori che ha infiammato il cielo degli stessi fuochi del Seicento. Dopo un lungo oblio, è stato il cavalier Giuseppe Passeri, insieme al Gruppo IX Invicta a ricostruire l’allestimento originale della struttura pirotecnica. “Si racconta - ricorda Passeri - che ogni sorta di genti, di uomini, di pellegrini di mondi lontani venissero a Roma per guardare col naso all’insù la Meraviglia del Tempo. Non importava se nello stesso posto eri Papa, cristiano, musulmano, sovrano oppure suddito e pellegrino”. E così, anche oggi, 29 giugno, tutti hanno fatto il possibile per non perdersi questo appuntamento incredibile, il risultato di un lavoro che in passato avrebbe richiesto il coinvolgimento di oltre 100 uomini e che quest'anno è stato reso possibile grazie ad un apparato tecnologico sofisticatissimo composto da centraline radio per l’accensione dei fuochi, 18 tecnici e un progettista.