Opera, niente prima per Aida e Figaro: la stagione inizierà nel 2015

Opera, niente prima per Aida e Figaro: la stagione inizierà nel 2015
di Giovanna Marinelli e Simone Canettieri
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Mercoledì 1 Ottobre 2014, 06:05 - Ultimo aggiornamento: 2 Ottobre, 20:52

Cancellare dal cartellone l'Aida e Le nozze di Figaro e far partire la stagione direttamente da gennaio 2015.

Quando la rivoluzione dei nuovi contratti al Teatro dell'Opera sarà andata in porto, accompagnata dalle nuove nomine artistiche del Costanzi, che scadono tutte a fine anno. È questa la linea che, salvo sorprese, sarà annunciata domani dal Campidoglio al termine del consiglio d'amministrazione della Fondazione lirica. In piazza Beniamino Gigli la rivoluzione è alle porte, e «la rinascita del teatro» passa da una soluzione choc per «risolvere alla radice tutti i problemi dell'Opera», come annunciato al termine del vertice di lunedì dai soci: il ministro Dario Franceschini, il sindaco e presidente della fondazione Ignazio Marino e il governatore Nicola Zingaretti.

IL NODO

Il piano sarà illustrato domani dal sovrintendente Carlo Fuortes.

Il manager in queste ore è in continuo contatto con Salvo Nastasi, direttore generale del Mibact con delega per lo spettacolo dal vivo. I due stanno studiando, nelle pieghe del contratto nazionale di coristi e orchestrali, il modo di cambiare in maniera radicale l'organizzazione del lavoro. Come? Disinnescando il potere di veto dei sindacati, che a colpi di scioperi hanno funestato la stagione estiva di Caracalla portando all'addio del maestro Riccardo Muti. Fuortes ha in mente per gli artisti (meno di 200 quelli coinvolti) un nuovo contratto che sarà a tempo determinato, da rinnovare di anno in anno, legato a un tetto massimo di prestazioni da eseguire. Con la possibilità per chi canta e suona di esibirsi anche altrove come libero professionista. Un modello, già utilizzato in Germania e in Austria, che in Italia vedrebbe la luce per la prima volta a Roma. Per poi diventare un caso pilota. «Non ci sarà alcuna liquidazione», trapela in queste ore. Piuttosto saranno rinegoziati i contratti e non è esclusa l'idea di unire gli artisti sotto una cooperativa che offrirebbe così un servizio esterno. I sindacati dell'Opera stanno affilando le armi, in attesa della versione ufficiale che uscirà fuori con ogni probabilità dal cda di domani. Di sicuro, assicurano dal Campidoglio, il piano sarà studiato per utilizzare al meglio i venti milioni di euro provenienti dalla legge Bray.

L'ANNUNCIO

Il cantiere è più che aperto, ma la strada è spianata. E in questo contesto viene data ormai per sicura la cancellazione dell'Aida (prevista per il 27 novembre) e delle Nozze di Figaro (in programma in primavera). Senza la bacchetta magica di Muti e nessun maestro che si sia fatto avanti in queste ore la decisione è già scritta: salteranno le recite e la stagione inizierà direttamente agli inizi del nuovo anno. Quando il Costanzi dovrà aver indicato i successori di Alessio Vlad, attuale direttore musicale, Micha van Hoecke, responsabile del corpo di ballo. Entrambi sono a scadenza in contratto (così come il sovrintendente Fuortes). E proprio da queste due posizioni dovrebbe partire la rivoluzione «rosa e giovane» auspicata qualche giorno fa dall'assessore alla Cultura Giovanna Marinelli.