“Spezzare insieme la catena dell’usura”. Ecco uno degli obiettivi, che cerca di perseguire lo spettacolo teatrale, nato per sensibilizzare a questo tema i giovani.
“Niente per niente”, storie sospese tra il sovra indebitamento e l’usura, con la regia di Giusi Cataldo e con il testo di Francesco Randazzo è stato messo in scena sul palco della Sala Umberto a Roma.
E’ un’opera teatrale rivolta ai ragazzi del liceo per educarli ad un uso responsabile del denaro e per far loro conoscere la pericolosità del fenomeno del sovraindebitamento.
Il sipario si alzerà poi nei teatri e negli auditorium delle scuole medie superiori.
Un lavoro teatrale per i ragazzi. Giusi Cataldo, regista e attrice del progetto spiega: “I giovani che crescono devono sapere a cosa possono andare incontro e c’è bisogno di educarli all’uso responsabile del denaro”.
Con la crisi economica sono sempre più le famiglie in Italia e nel Lazio che cedono all’usura. A lanciare l’allarme è l’ ambulatorio Antiusura, che nel 2014 ha registrato ben 2.208 persone con problemi di sovraindebitamento, o ancora peggio, di usura. Le vittime non sono solo disoccupati o pensionati: per il 41% sono lavoratori dipendenti e per il 27%, imprenditori.
Secondo i dati elaborati dalla fondazione Adventum, fondo per la solidarietà e l’antiusura, è allarme rosso anche nel Lazio, dove i reati sono aumentati. Gli arresti nell'ultimo anno sono incrementati di oltre il 20% rispetto al biennio precedente.
Un’imprenditrice, un pugile e un’impiegata raccontano nello spettacolo come sono rimasti vittime degli usurai. Alessio Di Clemente, attore, spiega: “Attraverso lo snodarsi di queste vicende umane si lascia trasparire che c’è speranza, c’è la possibilità di salvarsi e di venirne fuori e questo è molto importante perché molto spesso le persone se ne vergognano”.