I mercati di Traino e la chiesa di Santa Maria dei Miracoli giocano il ruolo di quinte teatrali. La luce del crepuscolo fa la sua parte, illuminando gli schermidori.
Le persone a passeggio su via dei Fori Imperiali si fermano incuriositi. Perché su quella pedana, allestita di fronte a uno scenario unico, numerosi atleti olimpici e paralimpici, ieri pomeriggio hanno impugnato fioretti e spade. Riflettori accesi sulla IV edizione della maratona di Scherma, organizzata dall'Accademia Enzo Musumeci Greco in collaborazione con la fondazione Terzo pilastro, e inserita all'interno della rassegna A fil di spada. Il centro di Roma per un giorno cambia volto e affianca alla cultura e all'archeologia un altro tipo di arte, la cui natura si divide abilmente a metà tra bellezza e rigore. Tantissimi i campioni italiani chiamati a battersi in uno spettacolo che non ha conosciuto pause fino a notte inoltrata.
Valentina Vezzali ha indossato la divisa e impugnato il fioretto, confrontandosi con Beatrice Vio, la campionessa paralimpica, medaglia d'oro agli ultimi Europei 2014.
Seduti in platea, poi, per assistere agli incontri, anche l'ex campione di pugilato Nino Benvenuti, lo stilista Bruno Piattelli, il professor Emmanuele Emanuele. A chiudere la serata, infine, il concorso di pittura - presieduto dall'artista della transavanguardia Mimmo Paladino -, cui dieci giovani talenti sono stati chiamati a partecipare, per immortalare, a suon di pennelli, l'arte di una disciplina sportiva nobile ed elegante.