Sanremo con il cuore: ecco i 28 pezzi che i 14 big della canzone porteranno al festival

Sanremo con il cuore: ecco i 28 pezzi che i 14 big della canzone porteranno al festival
di Marco Molendini
3 Minuti di Lettura
Martedì 21 Gennaio 2014, 09:03 - Ultimo aggiornamento: 22 Gennaio, 19:22
Ecco il Festival, nel senso delle canzoni (il grande minestrone ancora in cottura). Parliamo dei 28 pezzi che i 14 big porteranno all'Ariston dal 18 febbraio, che poi si dimezzeranno la prima selezione decisa dal televoto e dalla giuria della sala stampa. Dunque, ecco la colonna sonora destinata a piombare sull'Italia malconcia di questi tempi e la prima sorpresa è che l'Italia c'è assai poco.



A dominare sono i sentimenti, quasi un rifugio dal disordine che ci circonda, «c'è un mood complessivo piuttosto sentimentale - ha ammesso ieri Fabio Fazio -. Sembra proprio che in un momento così pesante per tutti gli artisti puntino all'emozione, più che alla denuncia». C'è, però, un'unica esplicita eccezione, L'Italia vista dal bar, il pezzo dei Perturbazione, rock band piemontese che ha costruito un brano che scorre via, veloce, sapiente, divertente e canta: «Questi siamo noi: poeti, santi ed avventori e mediamente eroi» dopo aver decretato: «Non c'è governo che tenga, una possibilità che qualcosa potrà cambiare».



I BRANI

Al primo ascolto è apparsa fra le cose pù gradevoli. E, dovendo scegliere le altre cose degne di nota sono almeno tre o quattro. Un amarissimo e ispirato Cristiano De Andrè con Gli invisibili («tu eri bravissimo a specchiarti nelle vetrine, io altrettanto a svuotare le cantine»), canzone intensa con una divagazione in genovese. Poi c'è un doppio Raphael Gualazzi che suggerisce l'imbarazzo della scelta: i suoi due pezzi sono tutti e due ottimi, e oltretutto sono l'occasione per dare spazio a una sua vocalità davvero esuberante. Il primo, Tanto ci sei (con testo di Giuliano Sangiorgi), corre piacevolmente sul filo del blues, l'altro Liberi o no, è un brano dance sempre dai colori solidamente black (e anche il canto). Su uno standard buono è il doppio Ron, che conferma il suo talento.



Fra le cose curiose, da segnalare il rap di Franki Hi NRG, Pedala, ironica metafora esistenziale che si basa sulla bicicletta («come nella vita c'è una ruota che gira»). Francesco Renga e Antonella Ruggiero puntano molto sulle rispettive capacità vocali. Renga rientra con due pezzi solidi: A un isolato da te e Vivendo adesso, firmata da Elisa, che è una sorta di invocazione amorosa. L'altra vocalità speciale, quella di Antonella Ruggiero, forse punta troppo sull'astrazione in Quando balliamo, ma è più ancorata a terra con Da lontano. Abbastanza prevedibili i due brani di Arisa, Controvento scritta dall'ex fidanzato Giuseppe Anastasi e Il primo che passa di Cristina Donà con un crescendo sul tempo di un bolero di sapore raveliano. Quanto agli altri, Noemi conferma la suggestione della sua vocalità e sicuramente dà il meglio di sé in quella sorta di metafora botanica che è Un uomo è un albero. Francesco Sarcina, frontman delle Vibrazioni, ha due brani sostanzialmente di rock melodico (Nel tuo sorriso e In questa città), Giuliano Palma non rinuncia alla seduzione ritmica ma i due pezzi di cui dispone non brillano (Un bacio crudele e Così lontano), Riccardo Sinigallia con Prima di andare via riesce a far ascoltare echi lontani del nostro paese in disordine.



LE SCELTE

Unica assente dal primo ascolto collettivo, Giusy Ferreri che non è riuscita a completare i suoi brani per problemi personali (il padre sta male). Rivendica Fazio: «Abbiamo puntato su uno svecchiamento, non pensando al pubblico di riferimento di Raiuno, e su un'offerta tale da soddisfare la platea più ampia tenendo in considerazione il valore delle canzoni, ma anche la loro potenzialità rispetto al mercato con brani scaricabili, adatti al pubblico dei consumatori»". Ma il direttore artistico e conduttore rivendica ovviamente anche la qualità delle scelte fatte: «Se posso permettermi penso che, nel complesso, la proposta musicale sia un po' superiore all'anno scorso». E ora la parola passa al Festivalone che, accanto alle canzoni, porterà un bel carico di ospiti (sia pure con la spending review dei tempi correnti) fra i quali ci sarebbero Claudio Baglioni, Gino Paoli con Danilo Rea, Raffaella Carrà, Laura Pausini e, forse, Giorgia in coppia con Alicia Keys.