Rakele racconta sogni e progetti al Messaggero: «Mi piace Chris Martin»

Rakele racconta sogni e progetti al Messaggero: «Mi piace Chris Martin»
di Marco Molendini
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Martedì 14 Aprile 2015, 18:51 - Ultimo aggiornamento: 18 Aprile, 16:56
La ragazzina del Festival non ha ancora vent'anni (li farà a luglio). Parliamo di Rakele, napoletana che si è presentata all'ultimo Sanremo con la canzone Io non so cos'è l'amore (e alla sua età è un'affermazione legittima) e poi ha pubblicato un album intitolato Il diavolo è gentile, che vanta la firma come produttore di un cantautore sensibile e attento come Bungaro.



Rakele è venuta a trovarci al Messaggero pronta a raccontare i suoi sogni e i suoi progetti, la sua idea di far musica come comunicatrice, più che come semplice cantautrice (ha collaborato ai testi del disco). Ha raccontato così l'ammirazione per Chris Martin dei Coldplay, la voglia di crescere e farsi conoscere.



E proprio dai Coldplay è partita la sua voglia di far musica, già a 13 anni in pista: «Ho seguito tanto Chris Martin anche se non sono mai stata a un suo concerto. L'ho molto guardato nei video e mi piace la sua verità, anche se quel suo falsetto non è pazzesco».



Diplomata in socio-pedagogia Rakele ora ha lasciato gli studi e ha deciso di raccogliere «con determinazione e consapevolezza» i frutti della sua breve carriera: «Sanremo (dove pure è stata eliminata, ndr) è stata un'esperienza importante. Mi ha fatto incontrare tanti artisti. E sono contenta anche se io non sono stata conosciuta al cento per cento. Adesso voglio concretizzare quello che mi gira intorno».



La ragazza napoletana (ma l'accento è quasi scomparso perché ha seguito dei corsi di dizione: «A 15 anni prendevo il treno e venivo a Roma per andare da un'insegnante», racconta) in realtà si chiama Carla e la scelta del nome d'arte è un po' più di un semplice gioco: «Rachele è il nome che in realtà i miei genitori avrebbero voluto darmi. Poi hanno scelto Carla. Diciamo che scegliendolo ho voluto sottolineare una sorta di sdoppiamento, mettendo in risalto la parte più intima che riguarda la musica, ho scelto questo mio secondo nome».