A Taranto va in scena l'altro Primo Maggio: sul palco molti artisti, da Capossela agli Afterhours

Vinicio Capossela e la Banda della Posta
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Mercoledì 23 Aprile 2014, 20:12 - Ultimo aggiornamento: 29 Aprile, 19:02

Il concerto del Primo Maggio non solo a Roma: anche Taranto ha la sua rassegna della festa dei lavoratori. E la lista di artisti che parteciper, molto nutrita e di qualit.

"Il primo maggio ci deve ricordare che alla base del lavoro, del diritto al lavoro, c'è una lotta. Il primo maggio ci deve ricordare questa lotta. Una lotta è diversa da una scampagnata. Questa festa del primo maggio a Taranto è la rara prova di vitalità di un paese che non vuole passare soltanto per i ritrovi televisivi, una festa del lavoro che non vuole ridursi a spettacolo di svago. Una manifestazione nello spirito che ha fatto di questa data un simbolo per cui ancora oggi in molti paesi si combatte aspramente. Taranto è l'esempio eclatante del contrasto tra diritto al lavoro e diritto alla salute, due diritti lesi. Una festa non risolve le cose, ma il tempo della festa è il tempo del Sacro, il tempo sottratto alle leggi dell'Utile, il tempo in cui ci ricordiamo di essere uomini. Per questo saremo alla festa del primo maggio di Taranto, per fare alzare, insieme a tutti gli altri, un po' di polvere, per aprire un poco questa nube di veleno che ha oscurato la magna Grecia, la "grande" Grecia, che pose l'agonismo e la musica alla base del vivere civile".

Vinicio Capossela e Banda della Posta

Con questa lettera Vinicio Capossela e la Banda della Posta partecipano virtualmente alla conferenza stampa di presentazione della seconda edizione del Primo Maggio a Taranto, con Michele Riondino, Roy Paci (direzione artistica), Luca Barbarossa, Andrea Rivera, Valentina Petrini (conduttori). Con loro anche Cataldo Ranieri in rappresentanza del comitato dei cittadini e lavoratori liberi e pensanti.

Tema principale di questa edizione è quello del futuro tanto di Taranto quanto dell’Italia. Un invito a ridisegnare la rinascita di una città tenendo conto di quei diritti che spettano in egual misura e in tutto il Paese: salute, lavoro, ambiente e cultura. Un approccio che divincoli Taranto dall’imposizione industriale e valorizzi le reali naturali vocazioni del territorio. «Non un concerto contro quello di Roma, ma un invito a chi di dovere a prendere la parola su un questione rimasta aperta» dichiara Michele Riondino, direttore artistico insieme a Roy Paci e al Comitato dei lavoratori liberi e pensanti, della manifestazione. E continua «lo scorso anno a Roma il comitato non occupò San Giovanni ma la festa, affinché di parlasse si lavoro e diritti umani».

Un primo maggio autofinanziato e condotto per l'occasione da Luca Barbarossa, Andrea Rivera e la giornalista Valentina Petrini.

Sarà Caparezza ad aprire, alle ore 15, il concerto.

A seguire Afterhours, Paola Turci, Sud Sound System, TARM – Tre allegri ragazzi morti, Nobraino (che presentaranno per la prima volta live un pezzo nato dopo un concerto a Taranto, "Fabbrica e Nuvole") Après La Classe, Filippo Graziani, Ilaria Graziano & Francesco Forni, Diodato, Fido Guido + Rockin' Roots, Band + Idem + Gmac Citylock from Kingston Jamaica, Mama Marjas e Don Ciccio, Rezophonic.

Insieme a loro molti gruppi emergenti che hanno deciso di sposare la causa e di prendere parte alla manifestazione: Rabbish Factory, Municipale Balcanica, Non Giovanni, Emanuele Barbati, Sud Foundation Crew, Melchiore, Diverso, In Sintesi, Don't ask me, Sld.

Alla mattina del primo maggio, dalle ore 9 alle ore 13, il comitato ha organizzato anche un tavolo di discussione, un confronto-dibattito moderato dal giornalista Gianluca Coviello, dal titolo "Ambiente e lavoro... Futuro? Ma quale Futuro?" al quale prenderanno parte, tra gli altri, il segretario nazionale della Fiom Maurizio Landini, il giurista Ugo Mattei e il sindaco di Messina Renato Accorinti.

Il Primo Maggio a Taranto, inoltre, sarà la giornata conclusiva della Campagna R.S.T. (Rischio Sanitario Taranto) una petizione popolare lanciata dal Comitato sottoscritta da decine di migliaia di persone per la riappropriazione del diritto alla salute.

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