One Direction, cinque per Four: il nuovo disco già in cima alle classifiche

One Direction, cinque per Four: il nuovo disco già in cima alle classifiche
di Simona Orlando
4 Minuti di Lettura
Sabato 22 Novembre 2014, 06:17 - Ultimo aggiornamento: 15:12

Quello che non manca agli One Direction è la puntualità. Dal 2010, quando con un gioco di prestigio l' X Factor inglese riunì i cinque ragazzini in una band, hanno pubblicato un disco l'anno, sempre di questo periodo, scientificamente prenatalizio, e sempre finito ai vertici delle classifiche.

La quarta prova intitolata Four è uscita da pochi giorni e ha conquistato subito il primo posto della classifica “iTunes”, non stupendo, dato che aveva già raggiunto la stessa posizione in pre-ordine in 67 paesi.



IL SUCCESSO

In appena quattro anni Harry, Louis, Liam, Niall e Zayn hanno conquistato 94 numeri uno e venduto oltre 46 milioni di dischi, sono la band più ascoltata in streaming al mondo, 36 milioni di fan su Facebook, 109 milioni su Twitter.

Si dà ai numeri. È una macchina da guerra, tutto accade velocemente per battere il ferro ancora caldo, ben sapendo che i pulcini dalle uova d'oro crescono a vista d'occhio, e così i loro fan, e che qualcuno sta già reclutando i prossimi idoli in batteria, pronti a scalzarli.

Allora ecco che dopo il primo singolo Steal My Girl, in cui compare l'attore Danny DeVito (36 milioni di visualizzazioni), ieri è arrivato il secondo Night Changes, tanto atteso sulla rete da scatenare le olimpiadi del clic. Segue uno speciale natalizio della NBC (in onda il 23 dicembre e che rimbalzerà on line) e il 1° dicembre esce il dvd e blu-ray Where We Are - Live from San Siro Stadium, film-concerto registrato a Milano con materiale inedito del dietro le quinte. Si torna in tour mondiale nel 2015, con tappa in Italia, a guardare il calendario si direbbe tra giugno e luglio.

L'Italia, nelle classifiche di vendita del precedente Midnight Memories, è il settimo paese dove hanno venduto di più. Bisogna capitalizzare ogni opportunità, quindi il nuovo Four, oltre al formato standard, qui da noi esce in edizione esclusiva con quattro bonus track (Change Your Ticket, Illusion, Once In A Lifetime, Act My Age), un libretto di 28 pagine tappezzate di foto di gruppo, singole, coi primi piani delle fan nostrane, e corredato di messaggio autografo.

NEGLI USA

Più dell'Italia, hanno gradito la musica dei One Direction Inghilterra, Giappone, Messico, Canada e Australia. Più di tutti gli Stati Uniti, altro dato da record: finora gli inglesi ad invadere oltreoceano erano stati nomi come Adele e Mumford & Sons.

Four è di per sé un piccolo miracolo di tenacia e resistenza. Le boy band non durano così a lungo, si sfaldano prima e malamente. Loro invece hanno l'aria di divertirsi, fanno muro e poco trapela delle questioni interne, accettano di dividere la torta in parti uguali, una battuta a testa nei video, una strofa ognuno, stesso numero di inquadrature.

Stavolta i cinque partecipano di più anche alla composizione, firmano più brani, possono permettersi di cantare testi più adulti. Sono ventenni, non sedicenni, e, considerati i giri del globo, le tappe bruciate, il tenore di vita, hanno probabilmente già fatto esperienze da trentenni.

A loro modo riescono ad essere alternativi pur mantenendosi nel territorio sicuro del pop e questa è la vera forza, la trovata dei produttori che li guidano e l'intelligenza di loro che seguono. Sarebbe stato facile sposare la dance e l'hip hop, generi che volano in automatico ormai a prescindere dalla qualità, o rifilare di continuo ballate melense che mettono in subbuglio i sentimenti delle giovani ascoltatrici. Invece i One Direction hanno puntato su brani movimentati, allegri, energici, prodotti benissimo.

Si percepisce la voglia che i suoni suonino suonati e non campionati, i rimandi vanno al rock anni Ottanta, talvolta ai Settanta, le chitarre spiccano, anche se non le maneggiano, anche se sono al servizio di ritornelli fatti apposta per essere gridati negli stadi. Le voci, non particolarmente potenti, sono oggi più distinguibili e viaggiano all'unisono (nei crediti si ringrazia il vocal coach).

PER TUTTI

È un disco che si godrà il pubblico d'ogni età, ed è apprezzabile che non contenga la cover natalizia di rito che troveremo moltiplicata fino alla nausea nelle strenne di artisti che si reputano meno commerciali.

Al tutto si aggiunge la benedizione di nomi stimati nell'ambiente come Ed Sheeran, che per la band scrive e azzecca la ballata 18, e Bob Geldof, che li ha arruolati in Band Aid reloaded trent'anni dopo per la versione di Do They Know it's Christmas, mobilitatosi contro l'ebola.