Levante alla prova del secondo album: «Ho detto basta alla tristezza»

Levante alla prova del secondo album: «Ho detto basta alla tristezza»
di Marco Pasqua
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Martedì 5 Maggio 2015, 13:52 - Ultimo aggiornamento: 14 Maggio, 21:39

Con il suo primo album, “Manuale distruzione”, ha fatto commuovere e conquistato un pubblico che, sui social, già la adora. Adesso, a distanza di poco più di un anno, con “Abbi cura di te” vuole stupire ancora e, soprattutto, regalare pillole che, prima ancora dell’uscita di questo secondo lavoro, sono state divorate dai suoi fan. Levante, Claudia Lagona all’anagrafe, promette che questo suo nuovo lavoro – 12 brani inediti, tredici nella versione digitale in vendita dal 5 maggio – spiazzerà tutti. Perché se i suoi esordi sono stati segnati dalla malinconia («in genere sono spinta dallo scrivere canzoni dalla mia tristezza», ha detto nell’intervista concessa a Messaggero Tv, presentando l’album), questa volta si cambia. “In questo nuovo disco, anche se racconto di storie finite male, c’è tanta felicità”, promette l’artista, che ha firmato, nell’estate del 2013, il tormentone “Alfonso”.

«Credo fortemente in una sola felicità, quella dettata dall’amore verso se stessi – dice la cantante - Imparare ad amare se stessi, rispettarsi, rispettare gli slanci impulsivi dettati dal battito del cuore, distanti dai labirinti cerebrali in cui siamo soliti perderci, è il primo passo verso il raggiungimento della felicità.

Contro i più cinici che altro non sono che i codardi della vita, quelli che non hanno avuto il coraggio di alzarsi in piedi e gridare una volta per tutte «Voglio essere felice», contro chi ha cercato riparo nel buio perché fuori la luce avrebbe smascherato le loro finte corazze, le maglie slabbrate dei loro cuori stanchi, senza avere mai avuto la forza di ricucirli cercando conforto nella durezza e negli sguardi di disgusto volti a chi ce l’ha fatta... avendo cura di sé. L’amore è l’unica cura». «'Abbi cura di te' - aggiunge - è il mio secondo disco e porta con sé tutte le storie dell'ultimo anno della mia vita. L'ho soprannominato (aggiungendo una B al suo acronimo) 'l'abbecedario della felicità', ABCDT».

Tra i dodici brani, ce n’è uno dedicato alla madre e cantato con lei: “Finché morte non ci separi”. «L’altra faccia della medaglia di una storia d’amore – dice Levante – Una canzone alla donna più coraggiosa che abbia mai conosciuto con la grande fortuna di esserle figlia». «Mia madre ha avuto un ruolo importante – aggiunge – mi ha spronata tantissimo a fare manifestazioni musicali e provini. Mi ha sempre detto: ‘se ti va, lo fai e io ti supporto’. Non ho avuto nessuna forzatura da lei».

E l’amore, ancora una volta, è uno dei temi portanti di questa raccolta di cartoline esistenziali: «Tra streghe cattive e quei cuori ingrati dei lupi affamati, ho ripetuto d’amarmi. Come un mantra, come una salvezza, nella speranza che il nero attorno non tingesse anche me», scrive la cantautrice siciliana a proposito di “Mi amo”.

Mentre in “Lasciami andare”, come anche nel singolo “Ciao per sempre”, ci si interroga su una fine e un addio: «Bisogna saper recidere il filo di dolore che trascina un uomo in una storia d’amore che non c’è più. Ogni cosa ha un inizio e una fine. Sapessimo portarci via solo le cose belle nel dirci addio». Quanto a quello che, fino a qualche tempo era un sogno – la partecipazione a Sanremo – oggi Levante non si sbottona e preferisce glissare: «Non lo so. Non te lo dico», dice sorridendo. Per adesso, c'è il suo tour estivo, con le prime date confermate: si parte il 6 giugno da Milano (Miami Festival), per proseguire il 16 a Bologna (Biografilm Festival), il 20 a Sassocorvaro (PU), il 26 a Foresto Sparso (BG) e il 27 giugno a Vicenza (Festambiente).

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