Ferro, ricomincia dal passato con l'album Tzn: canzoni precedenti all'esordio e nuovi duetti

Ferro, ricomincia dal passato con l'album Tzn: canzoni precedenti all'esordio e nuovi duetti
di Marco Molendini
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Martedì 25 Novembre 2014, 06:00 - Ultimo aggiornamento: 3 Dicembre, 16:00

Quando un cantante fa un best in genere è perché deve coprire un vuoto editoriale (magari per impegni contrattuali) e non ha le canzoni per lanciare un disco nuovo. Tiziano Ferro ha fatto di più, ha approfittato dell'occasione e della vicinanza natalizia per mettere insieme un vero e proprio autoritratto, un viaggio attorno alla sua fortunata carriera, a cominciare da quello che è considerato il suo debutto, Quando ritornerai, ballata scritta nel '97 («allora ho iniziato a scrivere, a collaborare, a fare il corista»), incisa nel '99 e con cui tentò di entrare al Festival di Sanremo (fu eliminato all'ultima selezione) per poi andare avanti con pezzi scritti per altri, demo, esecuzioni live, brani per dischi mai finiti.

Tzn, the best of Tiziano Ferro è un'operazione complessa («ho recuperato e inserito una canzone per ognuno degli anni prima del mio debutto nel 2001 con tutti i miei singoli»), visto che esce in 4 versioni, che ha in tutto 16 fra inediti o quasi inediti che, nella versione più semplice, diventano 8. Alla fine dei conti, comunque, le novità assolute sono tre (Lo stadio, Incanto e Senza scappare mai più) «le cose più folli, cose che avrebbero fatto fatica ad entrare in altri progetti» le definisce Tiziano, presentando la nuova opera che fa da apripista a quella che sarà un'estate calda, visto che l'aspetta un tour che lo porterà in cinque stadi (debutto il 20 giugno a Torino, l'Olimpico a Roma il 26): «Li affronterò come un adolescente nel primo giorno di liceo.

Due anni fa all'Olimpico andò bene, ma ho capito di non saperlo fare come avrei voluto. Quando mi hanno proposto un tour negli stadi, inizialmente ho detto di no. Poi vedendo Ligabue e Lorenzo sono entrato in crisi, pensando che certe cose non le sapevo fare. Poi ho capito che sarà il mio concerto, e basta». Promette che si tratterà di uno spettacolo festoso: «La scaletta sarà protagonista: un proiettile dopo l'altro, poche divagazioni, nessuna variazione sul tema. Mio padre mi diceva che ogni sfida della vita è proporzionata alle capacità di chi la affronta. Ha sempre avuto ragione, spero questa non sia l'eccezione».

IL TOUR

Il materiale del disco, dunque, è tanto, i pezzi inediti sono la novità, ma dentro c'è roba migliore. Ha una struttura elegante la ballad swing Se il mondo si fermasse che «doveva diventare il primo singolo di un disco completamente swing che stavo scrivendo nel 2005. I brani non erano tutti forti e i testi erano troppo al servizio delle melodie e della tecnica di canto». Da segnalare la versione di Sulla mia pelle, altro pezzo del '99, scritto per la band rap ATPC. Nella versione de luxe c'è la reinterpretazione di Tanto di Jovanotti in duetto con lui, c'è Latina (finora eseguita solo dal vivo), Aria di vita e L'amore e basta! scritti per Giusy Ferreri, Difendimi per sempre per Alessandra Amoroso, Cambio casa per Alice. Da ascoltare i duetti con Mina, con Fiorella Mannoia, Le passanti, traduzione di De Andrè di una canzone di Georges Brassens cantata a Che tempo che fa, Arrivederci Roma con Dean Martin in duetto virtuale. Spiega Ferro: «Questo non è un Best of, ma la mia linea del tempo, passata attraverso insicurezze e fragilità. Le zavorre sono state rilasciate e oggi io e la mia musica viviamo in un clima di maggior serenità».