Da Raffaello a Schiele, al Palazzo Reale di Milano le opere del Museo delle Belle Arti di Budapest

Da Raffaello a Schiele, al Palazzo Reale di Milano le opere del Museo delle Belle Arti di Budapest
di Mariapia Bruno
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Venerdì 9 Ottobre 2015, 12:55 - Ultimo aggiornamento: 15 Ottobre, 21:10

E’ sempre un’esperienza arricchente per una sede espositiva ospitare una selezione di opere proveniente da un’altra prestigiosa istituzione: questo il connubio che si è instaurato tra il Palazzo Reale di Milano e il Museo delle Belle Arti di Budapest, il quale ha spedito 76 opere della sua collezione, che vanno dal Medioevo al Novecento, nel centralissimo spazio espositivo meneghino. La retrospettiva Da Raffaello a Schiele. Capolavori dal Museo di Belle Arti di Budapest, come ha dichiarato Filippo Del Corno, assessore alla Cultura, «conferma la collaborazione tra il Comune di Milano e il Museo di Budapest» ed è nata «dopo il grande successo dell’evento dello scorso Natale che ha visto il museo ungherese prestare eccezionalmente la Madonna Esterházy di Raffaello per il consueto appuntamento d’arte a Palazzo Marino, che propone ogni anno un focus su singoli capolavori di grandi artisti».


L’attuale mostra punta a valorizzare al meglio l’arte del museo prestante: il percorso di visita, infatti, segue la disposizione “ungherese” e invita il pubblico a godere di una sorta di museo “ideale” in cui ammirare le meraviglie del Cinquecento, del Seicento, del Settecento, passando per l’Età barocca, il Simbolismo e l’Espressionismo, e concludendo con le composizioni delle Avanguardie.

Tra le opere che il pubblico può ammirare fino al 7 febbraio 2016 nelle grandi sale del Palazzo affacciato sul Duomo spiccano la luminosa bellezza della Madonna Esterhazy di Raffaello, la seducente Salomè di Lucas Cranach il vecchio, Giaele e Sisara della splendida e consapevole mano di Artemisia Gentileschi, le Sirene di Rodin, i Tre pescherecci di Monet, la Maddalena Penitente di El Greco, il Paesaggio di Claude Lorrain, la Coppia di sposi di van Dyck, il mitologico Apollo dormiente e le Muse di Lorenzo Lotto e il San Giacomo di Tiepolo.