Quali sono le dimensioni del mercato del collezionismo fotografico in Italia?
M.R. Negli ultimi anni il mercato della fotografia in Italia è sicuramente in crescita, ma non ha ancora raggiunto le dimensioni che ricopre all’estero. Ne sono prova la nascita e l’ampliamento di fiere ed eventi dedicati alla fotografia d’autore, lo specializzarsi sempre di più delle gallerie in questo nuovo settore e la nascita di reparti di fotografia in altre case d’asta italiane. Il nostro reparto – primo in Italia - è aperto da ormai 6 anni e con il nostro direttore Fabio Massimo Bertolo abbiamo sempre creduto nel suo sviluppo. In questo ultimo anno vedo un’attenzione sempre maggiore sia da parte di collezionisti, ormai affezionati, che di nuovi appassionati che iniziano ad avvicinarsi con entusiasmo al settore. L’identikit dei nuovi acquirenti è chiaro: giovani professionisti appassionati d’arte, che cercano belle foto da appendere in moderne abitazioni e in studi professionali. Comprare fotografia, a prezzi più abbordabili dell’Arte Contemporanea, significa rispondere al gusto contemporaneo per l’immagine, in ogni sua forma, con la differenza che mentre su Instagram o sui vari social network l’immagine è piatta e scompare velocemente, una bella fotografia d’autore rimane per sempre.
Quali sono gli autori più richiesti?
Mi piace concentrarmi sugli autori italiani. La fortuna di alcuni dei nostri grandi fotografi è stata creata dalla richiesta da parte del mercato estero, in particolar modo da quello americano. E’ nato così il mercato di Giacomelli, Ghirri, Cavalli, fotografi che per molto tempo erano rimasti nell’ombra mentre vedono oggi quotazioni sempre più in aumento. Senza poi dimenticare Basilico, Jodice, Migliori, Berengo Gardin, Barbieri, restando sempre entro i confini nazionali.
Quali sono gli scatti più importanti che andranno all’asta il 2 dicembre e che il pubblico potrà ammirare in anteprima a Milano il 23 e 24 novembre?
Il catalogo della prossima asta offre molti autori interessanti: da 4 scatti vintage di Luigi Ghirri degli anni ’70, ad alcuni lavori meno noti di Mario Giacomelli che prendono il titolo da una poesia di Montale Felicità raggiunta, si cammina; da una fotografia cibachrome di Olivo Barbieri, a cui è dedicata attualmente una mostra al MAXXI di Roma, alla bella stampa di David Goldblatt che dà la copertina proprio allo stesso catalogo.