Grandi Giochi Romani: la Francia celebra la Roma antica nell'Arena di Nimes

Grandi Giochi Romani: la Francia celebra la Roma antica nell'Arena di Nimes
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Sabato 18 Aprile 2015, 00:52 - Ultimo aggiornamento: 22:08
Sabato 2 e domenica 3 maggio 2015, gli appassionati di storia antica si danno appuntamento nell’Arena di Nimes, in Francia, per partecipare alla 6ᵃ edizione dei Grandi Giochi Romani organizzati da Culturespaces.



Questa spettacolare rievocazione storica che riunisce più di 500 comparse provenienti da Francia, Italia e Germania, avrà come tema per questa edizione “Annibale”, l’illustre nemico della Repubblica Romana, che passò nella regione nel 218 a.C. durante la sua marcia verso Roma.



Soprannominata la Roma francese, Nîmes possiede i monumenti di epoca classica meglio conservati al mondo: l’Arena, la Maison Carrée (tempio romano), la Torre Magna, senza dimenticare il Castellum Divisorium, il tempio di Diana e la Porta di Augusto.



Al centro di questa eridità patrimoniale unica, i Grandi Giochi Romani invitano piccoli e grandi a scoprire la vita dell’Antichità. L’entusiasmo dei rievocatori, il febbricitante pubblico, aggiunti all’eccezionale scenario dell’Arena, hanno fatto dei Grandi Giochi Romani un appuntamento oramai atteso ogni anno da un numero crescente di spettatori. L’edizione passata ha ospitato più di 12000 visitatori.

Rivivete i leggendari ludi (giochi) nell’Arena come avrebbero potuto viverli gli abitanti di Nemausus (Nîmes) 2000 anni fa.



Quest’anno l’imperatore Adriano, di passaggio a Nîmes nel 122 d.C., propone ai cittadini della Colonia Augusta Nemausus di celebrare la vittoria di Roma su Cartagine, attraverso una ricostruzione storica che illustra il passaggio nella regione delle armate di Annibale nel 218 a.C. e la vittoria di Scipione nella battaglia di Zama in Tunisia. Il personaggio di Annibale, considerato come uno dei più grandi strateghi militari, ha sempre suscitato grande fascino. Il grande odio nei confronti di Roma lo ha portato ad effettuare uno degli attacchi più importanti del periodo Repubblicano, attraversandoil sud dell’Europa occidentale con 37 elefanti e 59 000 soldati (secondo Polibio).



Si attendono circa 250 italiani membri di numerose associazioni di ricostruzione storica, che

parteciperanno allo spettacolo.
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