Mr. Turner, intervista al regista Mike Leigh: «Il mio film è come un dipinto»

Mr Turner di Mike Leigh
di Gloria Satta
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Giovedì 15 Maggio 2014, 19:17 - Ultimo aggiornamento: 16 Maggio, 20:54
A quattro anni da “Antoher Year”, il regista britannico Mike Leigh tornato a Cannes in concorso con “Mr. Turner”, il film dedicato al grande pittore del romanticismo inglese, il paesaggista William Turner. A Cannes è stato molto applaudito.



Perché girare un film proprio su Turner?

«Perché è stato un grande artista, un vero rivoluzionario della pittura. Quello che mi ha sempre colpito nei suoi quadri è la tensione tra la spinta verso la morte e la spiritualità».



Cosa l’ha colpita, in particolare?

«Turner metteva sulla tela quello che vedeva, ma non attraverso un semplice processo di riproduzione fotografica. Da ogni visione ricavava e dipingeva un frammento emotivo molto marcato».



Come ha fatto a ricostruire il personaggio?

«Ho cercato di carpire l’essenza di Turner attraverso i suoi quadri. Puntando sulla forte contraddizione tra la brutalità dei suoi modi di fare, a dir poco eccentrici, e la purezza dell'arte che sapeva creare».



Perché l’attore Timothy Spall, che interpreta Turner, ogni tanto grugnisce?

«Ho immaginato potesse essere il modo in cui Turner tentava di soffocare il fuoco che lo turbava dall'interno, cercando così di controllarlo».



Con quali criteri ha creato l’ambientazione del film?

«Ho voluto, con l’aiuto del direttore della fotografia Dick Pope, riproporre i toni dei dipinti di Turner. Soprattutto le inconfondibili sfumature di luce».
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