Lui un attore di 32 anni, lei una sopravvissuta ai lager di 92: amore a prima vista. Ecco il film

Lui un attore di 32 anni, lei una sopravvissuta ai lager di 92: amore a prima vista. Ecco il film
di Antonio Bonanata
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Venerdì 27 Marzo 2015, 14:05 - Ultimo aggiornamento: 31 Marzo, 01:03
Sta per uscire (il 3 aprile negli Usa, più tardi in Italia) “Woman in gold”, interpretato dall’attrice premio Oscar Helen Mirren, il film biografico su Maria Altmann, una elegante signora viennese sfuggita ai campi di concentramento e rifugiatasi negli Stati Uniti nel 1942, dove è rimasta fino alla fine dei suoi giorni (è morta ultranovantenne nel 2011), battendosi contro il governo austriaco per recuperare un celebre quadro di Gustav Klimt, appartenuto a sua zia e sequestrato dai nazisti durante la guerra.



Quelli che vedranno il biopic sulla signora Altmann ripercorreranno la sua vita avventurosa, segnata dal coraggio e dall’ostinazione; per Gregor Collins, attore produttore e scrittore americano, sarà l’occasione per rivivere la più grande storia d’amore della sua vita. Gregor e Maria, infatti, si sono amati per tre lunghi e indimenticabili anni, dal loro primo incontro nel 2008 sino all’ultimo respiro di Maria, esalato sul letto di morte quattro anni fa.



Fu amore a prima vista, racconta Collins in un intervento pubblicato sul quotidiano inglese “The Guardian”: «Quel giorno indossava una sciarpa di seta colorata, un maglione di cachemire verde e pantaloni chiari, bianchi. Non avevo mai visto una persona così elegante, c’era anche qualcosa di giovanile in lei. Aveva un’insaziabile curiosità verso qualsiasi cosa. Ci siamo seduti, l’uno di fronte all’altra, come se nella stanza non ci fosse nessun altro. Mi ascoltava non con le sue orecchie ma con il suo cuore. Quella mattina la mia vita cambiò e, credetemi, non ho permesso a nessuna ragazza di portarmi via da lei».



Già, perché Maria era tutt’altro che una ragazza: aveva 92 anni quando conobbe Gregor, lui 60 di meno. Ma «a dispetto della grande differenza d’età tra noi, ogni giorno dimenticavo che lei era come gli altri avrebbero potuto considerarla, vecchia. Ci sentivamo come due ventenni, ad entrambi pareva normale, senza che ciò ci provocasse disagio. Era semplicemente magico». Collins racconta anche che i suoi amici lo hanno sempre sostenuto e, all’inizio, erano tutti impazienti di conoscere Maria. «È stato – confessa – come se li avessi portati a conoscere la mia nuova ragazza, sentivo le farfalle nello stomaco».



All’inizio, c’era il rischio che qualcuno potesse ritenere bizzarro e inappropriato il loro legame non convenzionale, ma di fatto non è mai stato così: tutti quelli che conoscevano la loro relazione, la capivano fino in fondo e soprattutto la famiglia della signora Altmann, racconta ancora Collins, era grata all’attore americano perché la loro mamma aveva qualcuno che la rendeva felice. Un passione totale, forte, speciale: una volta Gregor disse a Maria che per lui era tutto, madre, nonna, amica. Lei rispose: «E perché non, semplicemente, il tuo amore?».



Al suo funerale, nel febbraio del 2011, la figlia Margie si avvicinò a Collins e gli confessò: «Sei stato l’ultimo, grande amore nella vita di mia madre». Ascoltare quelle parole da un membro della famiglia di Maria fece scoppiare Gregor in un pianto di gratitudine. «Da quando l’ho incontrata – conclude Collins – ho fatto alcune delle mie cose migliori. Continua a guidarmi ancora oggi in tutto ciò che faccio. L’amore vero non ha fine».