Liz Solari: io, modaiola cinica e snob che trova l'amore con il contadino Bova

Liz Solari: io, modaiola cinica e snob che trova l'amore con il contadino Bova
di Gloria Satta
3 Minuti di Lettura
Venerdì 23 Gennaio 2015, 06:02 - Ultimo aggiornamento: 3 Febbraio, 08:34

Segni particolari: bellissima. Liz Solari, argentina, classe 1983, ex modella, è la sorpresa della commedia di Paolo Genovese Sei mai stata sulla luna?, nelle sale da ieri.

Interpreta una giornalista di moda cinica e snob che un bel giorno, andando nelle Puglie per rilevare la masseria che ha ereditato, s'imbatte nel contadino Raoul Bova. E si rimette in discussione...

MESSAGGERO TV

Liz è venuta a trovarci in redazione con altri due protagonisti del film: Sabrina Impacciatore e Pietro Sermonti. Del cast fanno parte anche Neri Marcoré, Emilio Solfrizzi, Sergio Rubini, Nino Frassica, Paolo Sassanelli. Liz, nata in una famiglia di calciatori (lo sono i fratelli e il cugino, suo padre fa l'allenatore), da sei anni ha lasciato le passerelle per il cinema e finora ha lavorato soprattutto in Argentina. Per interpretare Sei mai stata sulla luna? ha imparato l'italiano.

E ora, lucida e determinata, comunicativa e simpatica, non vuole fermarsi.

Cosa le è piaciuto del suo personaggio?

«Il fatto che sia una donna realizzata nel lavoro, indipendente, sicura di sé. Ma non ha l'amore, perché ha riversato tutta la libido nel lavoro».

E le somiglia in qualcosa?

«Solo nella sicurezza. Io non conosco il vuoto sentimentale, anzi! Da quando avevo 16 anni sono sempre stata fidanzata».

Perché ha lasciato la moda?

«Sono grata a quel lavoro che mi ha permesso di crescere, viaggiare e conoscere gente interessante. Ma non mi sono mai sentita del tutto a mio agio: nella moda i rapporti sono superficiali. Volevo provare altro».

Come ha cominciato a girare film?

«Sei-sette anni fa mi sono trasferita a Londra per frequentare una scuola di recitazione. Faccio le cose seriamente, io».

Dove abita?

«A Buenos Aires, ma sono sempre in giro per il mondo».

Mai avuta la tentazione di giocare a pallone?

«Dalla mia famiglia ho assorbito l'amore per lo sport ma non ho mai visto una partita di calcio.

In casa non si parlava d'altro. Mi è bastato».

Cosa si aspetta dal fututo?

«Voglio migliorare come attrice. Sogno ruoli sempre più complessi che mi permettano di sfidare me stessa. In Argentina ora interpreterò un dramma».

Avverte il pregiudizio nei confronti delle attrici che vengono dalla moda?

«È innegabile che la prevenzione esista, specialmente in Argentina. Bisogna smontarla con il lavoro».

È di origine italiana?

«Sì, da parte di entrambi i genitori. Per questo quando vengo a Roma mi sento a casa».

Ha un desiderio?

«Vorrei conoscere Papa Francesco. Non solo perché è argentino come me, ma per ringraziarlo del messaggio d'amore che sta dando al mondo. È al servizio di tutti».