Daniel Craig contro Bond: «Misogino e sessista». E confessa: «Non sono sicuro di interpretarlo ancora»

Daniel Craig (ilmessaggero.it)
di Giacomo Perra
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Mercoledì 2 Settembre 2015, 13:13 - Ultimo aggiornamento: 14:41

“Il personaggio di James Bond? Misogino e sessista”. L’opinione è rispettabilissima ma se a esprimerla è Daniel Craig, colui, cioè, che ne ha vestito i panni per ben quattro film a partire da “Casino Royale” del 2006, allora diventa anche un po’ spiazzante.

Intervistato dal magazine “Esquire”, il quarantasettenne attore britannico ha distrutto il mito del suo alter ego cinematografico, ammettendo pure di averci messo tutta la sua sensibilità per cercare di limarne gli evidenti e insopportabili (per lui) difetti: “Spero che il mio James Bond non sia così sessista e misogino come i precedenti. Il mondo è cambiato e io non sono quel tipo di persona”, ha spiegato Craig, che poi ha aggiunto: “"James è un uomo solo: si porta a letto queste belle donne, ma poi loro lo lasciano. Una grande tristezza. E un uomo che invecchia non è un bel vedere. Forse i primi mesi, ma poi …”.

Dipendesse da lui, tra l’altro, con lo 007 più famoso del mondo non trasporrebbe troppo tempo: “Non so se mi piacerebbe - ha raccontato candidamente al suo interlocutore - .

Al massimo una serata”.

Molto probabile, dunque, che “Spectre”, la ventiquattresima e più recente pellicola della saga dedicata a Bond, in cui ha avuto la possibilità di recitare al fianco di Monica Bellucci, per radiogossip la sua attuale compagna, possa diventare anche il suo ultimo impegno da interprete della spia partorita dalla fantasia dello scrittore Ian Fleming. I presupposti ci sono tutti e Craig, d’altronde, non pare proprio convinto di continuare il cammino iniziato nove anni fa: “Il mio contratto è per un altro film di 007 ma non sono ancora sicuro di tornare. Onestamente non lo so. Non lo dico per cercare di sembrare timido. Al momento non riesco proprio a concepirlo, tutto qua”.

In uscita nel Regno Unito il prossimo 26 ottobre e Italia il 5 novembre, “Spectre”, oltre che al fascino maturo della Bellucci, la prima Bond girl agée della storia, a dispetto di una tradizione fatta quasi esclusivamente di giovanissime, è ricorso pure al mestiere di Sam Mendes, già regista di “Skyfall”, campione di incassi al botteghino nel 2012 con più di un miliardo di dollari portati a casa. ““Spectre” è dieci volte meglio di “Skyfall””, ha sentenziato sicuro Craig. Chissà che allora, con un nuovo successo e con questa mini svolta all’insegna di un maschilismo meno spinto, non si convinca a rispettare il suo contratto: la vita da Bond, in fondo, non è poi così terribile.