Il rush finale dei leader è in tivvù. I sondaggisti: gara all'ultimo indeciso

Il rush finale dei leader è in tivvù. I sondaggisti: gara all'ultimo indeciso
di Claudio Marincola
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Martedì 26 Maggio 2015, 05:43 - Ultimo aggiornamento: 09:29
ROMA - Il video che gira su Facebook, Matteo Renzi in maniche di camicia che al volante accompagna in auto Alessandra Moretti in un tour elettorale, in pochi minuti è diventato virale. Ma ancora una volta non è sui social network che partiti e candidati puntano per vincere la sfida delle prossime Regionali. Nell'era del web 2.0 la politica va in onda ancora sul piccolo oblò. La vecchia tv, il paleolitico che entra nelle case, compenetra e penetra gli animi più refrattari. Sarà un caso ma il primo premier italiano che vive in simbiosi con Twitter e che non a caso ha scelto un portavoce blogghista, ha ripristinato l'usanza berlusconiana di convocare in prossimità delle elezioni (oggi) le emittenti private a Palazzo Chigi . Corsi e ricorsi storici,si direbbe.

L'EX COMBATTENTE

A pensarci bene non c'è nulla di nuovo neanche nell'ex Cavaliere che sceglie di giocarsi la sfida fuori casa. Alle Politiche andò nel salotto di Michele Santoro, dal «nemico». Era un Berlusconi non ancora disarcionato, caricato a palla, aggressivo. Di quella serata rimase l'immagine dell'ex Cavaliere che pulisce la poltroncina dove poco prima era seduto Travaglio. Dovendo sceglierne una ora ci sarebbe quella col barboncino postata su Instagram. Un Berlusconi che si prepara a passare la mano, reduce da tante battaglie, persino più docile del Mario Monti con il cagnolino. Perfettamente in linea con il profilo da ex combattente mostrato da Fazio. Dove scherzando (poco) e ridendo (ancora meno) ha fatto il boom di ascolti: 3 milioni 268 mila con uno share del 13,2%, un punto in più di Renzi che si era fermato a 3 milioni e 243 mila spettatori. Il leader di Forza Italia domenica sera era in concorrenza tra l'altro con il gran premio di Montecarlo e il calcio. Quando gli è stato chiesto cosa ne pensasse dell'appeal mediatico di Matteo Salvini il vecchio istrione ha risposto, «va in tv 6 ore alla settimana, io è da un anno che non ci sono...». Il processo di convergenza tra Internet e tv avanza. Sempre più italiani fruiscono dei contenuti televisivi tramite pc e portatili, smartphone o tablet. Ma è a Porta a Porta che ancora una volta premier ed ex premier vanno in cerca di voti. Berlusconi pur di passare da Vespa ha disdetto oggi all'ultimo istante un appuntamento ad Ancona dove lo aspettavano gli imprenditori. E Renzi, anche lui atteso invano nelle Marche, si prepara ad andare a Virus dove lo aspetta Porro.



Antonio Noto, sondaggista e direttore di Ipr marketing commenta: «I politici nell'ultima settimana cercano di far presa sugli indecisi. Una categoria di telespettatori che risponde a precise caratteristiche, senza un titolo di studio elevato, spesso donne e piu spesso ancora senza lavoro . Chi naviga è più informato e generalmente più colto».



I NUOVI GRILLINI

In questa corsa a chi finisce prima e più a lungo davanti ad una telecamera anche questa volta non ci siamo fatti mancare niente. Neanche il richiamo formale dell'AgCom l'Authority per le garanzie nelle comunicazioni che ha invitato la Rai a rispettare la «parità di trattamento» nei programmi di approfondimento. Riferimento al caso Renzi-Giletti all'Arena e a qualche sermone andato in onda con il marchio del Tg3. Per par condicio il “mero richiamo” è stato esteso anche al Tg4.



Il generale De Gaulle, che di pluralismo s'intendeva poco, diceva: «I giornali francesi mi contestano ma la televisione è mia». Ancora oggi i grandi numeri li spostano solo i leader, Ne sa qualcosa il M5S che in assenza di Beppe Grillo mobilita il suo popolo web e riempie le piazze ma non riesce a trasferire questa partecipazione sulle schede. Ed ecco perché da qualche tempo i grillini non disdegnano più la tv. Purché ad andarci siano sempre gli stessi e con il nulla-osta della Casaleggio associati.