Elezioni, in provincia di Roma al voto in ottantamila

Elezioni, in provincia di Roma al voto in ottantamila
di Mauro Evangelisti
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Domenica 31 Maggio 2015, 06:17 - Ultimo aggiornamento: 11:47
Oggi vanno al voto nove comuni della provincia di Roma per un totale di quasi 80.500 elettori. Le città più grandi chiamate a scegliere il sindaco sono quattro: Albano, Zagarolo, Colleferro e Palombara Sabina. Quest'ultima però ha meno di 15 mila abitanti, quindi non ci sarà il ballottaggio al contrario delle altre tre cittadine. Si parte da un 2 a 2 (i sindaci uscenti di Albano e Zagarolo sono del centrosinistra, quelli di Colleferro e Palombara sono di centrodestra).



Altri elementi che caratterizzano queste amministrative: negli ultimi anni in Italia si parla di calo dell'affluenza, ma nei comuni della provincia di Roma c'è un affollamento di liste e candidati. Prendiamo Albano: 31.200 aventi diritto al voto e ben 34 liste, con oltre 700 candidati. Ogni 44 elettori ce n'è almeno uno che corre per un posto in consiglio comunale. Altro dato: ci sono in campo alcuni vecchi leoni della politica. A Colleferro, ad esempio, il ventisettenne del Pd, Pierluigi Sanna, dovrà vedersela con il lungo curriculum di Silvano Moffa, 64 anni: è già stato sindaco 22 anni fa, presidente della Provincia nel 1998, di nuovo primo cittadino nel 2004, sottosegretario nello stesso anno e parlamentare di An per due volte. Altro irriducibile ad Arcinazzo Romano: Giacomo Troja, Udc, già sindaco del paese nonché consigliere e assessore regionale, a 84 anni sfida il venticinquenne Luca Marocchi del centrosinistra. Altra curiosità: in queste amministrative, per la prima volta compare nella provincia di Roma il simbolo di Noi con Salvini: succede ad Albano e Colleferro. Infine, nei tre comuni dove ci sarà il ballottaggio bisognerà valutare l'effetto della presenza dei candidati a sindaco del Movimento a 5 Stelle. Ovviamente, per quanto sia un test molto limitato, c'è attenzione da parte dei partiti, tanto che nella settimana che ha preceduto il voto sono state sospese le riunioni del consiglio regionale per consentire la partecipazione alla campagna elettorale.



SFIDE

Ma rivediamo nel dettaglio i tre comuni con il doppio turno. Ad Albano Laziale i candidati a sindaco sono 9: il primo cittadino uscente, Nicola Marini, guida la coalizione ci centrosinistra (Pd più altre sette liste); il centro destra è diviso: Marco Silvestroni ha l'appoggio di cinque liste, tra cui Fratelli d'Italia e Noi con Salvini, mentre Gino Benedetti ha dalla sua Forza Italia più altre sei formazioni; infine Nuovo Centro Destra con altre due liste punta su Fabio Ginestra. Detto di Colleferro e del suo duello intergenerazionale, Zagarolo è il terzo comune con il ballottaggio (ed è la prima volta che succede perché di recente è stata superata l'asticella dei 15 mila abitanti). Qui la situazione è fluida: il sindaco uscente, Giovanni Paniccia (Pd) non si è ricandidato, così i democrat (con l'appoggio di altre liste) si affidano Lorenzo Piazzai. Ma punta alla poltrona da sindaco anche un ex assessore della giunta Paniccia, vale a dire Giacomo Verini. Il centrodestra ripropone Salvatore Genovese (già candidato cinque anni fa).



In totale, sono sette in corsa per la poltrona da primo cittadino. Passiamo a Palombara Sabina (qui non c'è il doppio turno): lascia Paolo Della Rocca, sindaco uscente di centrodestra, in sei tenteranno di succedergli. Il Pd punta su Nello Vallocchia, il centrodestra su Alessandro Palombi.



La lista dei comuni più piccoli al voto oltre ad Arcinazzo, comprende Marano Equo e Roiate nella Valle dell'Aniene, e San Gregorio da Sassola, vicino a Tivoli, che va ad elezioni anticipate. Sfida tra due candidati infine a Montelanico.