Berlusconi: «Se perde quattro regioni lo stesso Pd manderà a casa Renzi»

Berlusconi: «Se perde quattro regioni lo stesso Pd manderà a casa Renzi»
di Diodato Pirone
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Martedì 26 Maggio 2015, 05:43 - Ultimo aggiornamento: 09:36
«Se noi dovessimo vincere in Veneto, Campania, Liguria e Umbria questo signore va a casa. Non le elezioni, non noi, ma i suoi amici di sinistra all'interno del Partito democratico lo manderebbero a casa»: così Silvio Berlusconi ieri pomeriggio ad Assisi nel corso di una manifestazione di Forza Italia, senza tuttavia mai nominare Renzi. «Ce ne sarebbe un gran bisogno», ha aggiunto.

Il leader di Forza Italia anche ieri ha rincarato la dose di polemica politica contro il presidente del Consiglio. Sempre ad Assisi ha rivolto una ”preghiera” a San Francesco chiedendo al santo di dargli una mano a ripetere quanto accadde nelle elezioni del 2000. «Allora - ha detto Berlusconi - circumnavigammo l'Italia su una nave che avevano chiamato ”della libertà”. E la grande vittoria elettorale fece sì che chi si era instaurato a Palazzo Chigi senza passare per mezzo della democrazia, D'Alema, fu costretto a sloggiare».

Insomma Berlusconi ha sottolineato che queste elezioni non hanno un valore solo locale. «Cambiare si deve - ha sottolineato - Scopa nuova, scopa meglio». E in una intervista ad un giornale locale ha attaccato sui temi europei: «L'euro è una buona idea gestita male e l'Europa non può continuare ad aggravere i nostri problemi invece di risolverli».

LE DIFFICOLTÀ

Il leader di Forza Italia tuttavia non ha nascosto le difficoltà del suo schieramento politico. «Claudio Ricci (candidato alla regione Umbria, ndr) ha già avuto un primo successo riuscendo, come prima Regione, a mettere insieme tutto il centrodestra», ha detto Berlusconi. Che ha poi osservato: «Non è stato così facile perchè purtroppo la situazione attuale del centrodestra disorienta molti nostri anche antichi elettori». «Allora - ha continuato Berlusconi riferendosi alla situazione umbra - permettetemi di ricordare che queste regionali possono avere un grande effetto politico per il nostro Paese».

Già, ma chi guiderà in futuro il centrodestra? «Un leader si farà vivo e ancora non c'è. Io farò il suggeritore e l'istigatore», ha spiegato Berlusconi. Secondo l'ex premier in futuro occorrerà costituire un «grande movimento di tutti i moderati in vista delle prossime elezioni politiche».

Berlusconi ha spiegato di voler creare «un grande contenitore sul modello dei Repubblicani americani. Abbiamo due anni e mezzo per farlo, perché prima del 2018 non si tornerà al voto. Girerò l'Italia, come un ispiratore, un istigatore, con questa missione - ha concluso - che è quella di convincere tutti i moderati a votare bene e non i partiti minori».