Vinitaly: Brunello, Amarone e Prosecco, ecco cosa bevono i giovani tra i 18 e i 35 anni

Vinitaly: Brunello, Amarone e Prosecco, ecco cosa bevono i giovani tra i 18 e i 35 anni
di Cristina Montagnaro
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Martedì 24 Marzo 2015, 19:22 - Ultimo aggiornamento: 27 Marzo, 16:35
Chiara è una ragazza di 23 anni, marchigiana che vive a Urbino dove frequenta l’ultimo anno dell’università di Giurisprudenza e racconta: “Mi piace bere un bicchiere di vino, quando esco la sera con i miei amici, nella mia enoteca preferita e con moderazione ”.



Come Chiara la pensano la stragrande maggioranza dei giovani che sfatano il luogo comune che li descrive come amanti della movida e poco responsabili, invece per loro il vino è soprattutto consapevolezza e passione.



E’ quanto emerge dall’indagine“Vino e giovani” sugli stili del bere tra i ragazzi dai 18 anni ai 35 anni, che è stata illustrata a Vinitaly, la 49° edizione del salone internazionale dei vini e distillati, in corso fino al 25 marzo a Verona.



L’ 87 percento dei giovani under 35 beve vino e lo fa più volentieri durante l’aperitivo e la cena. I loro gusti? Preferiscono il Brunello di Montalcino e l’Amarone della Valpolicella e tra le bollicine vince il Prosecco, mentre il Verdicchio è il primo tra i vini bianchi fermi.

L’indagine promossa dall’ Istituto Marchigiano di tutela vini e condotto dall’ Università Politecnica delle Marche ha intervistato un campione di 1.500 giovani e ha svelato quali sono i loro gusti.

La birra è superata dal vino, che è la bevanda alcolica preferita dalla metà dei giovani intervistati.



Sono attenti nella scelta della bottiglia, con un occhio di riguardo sia al territorio di provenienza sia alla qualità, preferendo il vino biologico.

E infatti il 71 percento degli intervistati è disposto a spendere anche di più per la qualità. I momenti dove si gusta meglio un bicchiere di vino sono quelli conviviali: durante l’aperitivo, o la cena, sempre in compagnia degli amici e quando si esce la sera.

Si fidano poco delle guide enologiche, e preferiscono rivolgersi ad agricoltori e vignaioli, sommelier ed enoteche.



L’indagine è stata presentata nello stand della regione Marche, che ha come testimonial: Neri Marcorè, lo chef Moreno Cedroni e la campionessa di scherma Elisa di Francisca.

L’atleta parlando del suo rapporto con il vino ha detto: “Un bicchiere a pasto ogni tanto non fa male. L’importante è fare tutto in maniera sana senza esagerare”.



E infatti moderazione è quello che dimostrano gli under 35: un terzo lo beve almeno 3 volte a settimana, mantenendo però misurato il consumo giornaliero, solo nel 13 percento dei casi supera i due bicchieri a pasto.



Ad un buon bicchiere di vino non rinuncia Neri Marcorè, che partecipando all’incontro della regione ha raccontato: “In casa il vino, non manca mai, certo che deve essere di buona qualità. Spesso anche i miei ragazzi assaggiano il vino; in questo modo si crea consapevolezza tra i giovani e si disinnesca tra le mura domestiche quello che potrebbe essere un gesto di ribellione al di fuori; mi fa piacere che possano costruire in casa una cultura del bere consapevole e responsabile”.